L'Autore parte dall'analisi di alcuni brand (come Starbucks) capaci di fare marketing senza farlo (il concetto appunto del "Marketing without marketing") per arrivare a mostrare come oggi sempre più spesso individui o gruppi di consumatori compiano dei veri e propri Brand Hijack: ovvero, sono in grado di requisire la marca ai professionisti del marketing che la controllano per dirottarne il significato e guidarne l’evoluzione.
All'interno di questo quadro l'Autore individua anche il concetto di Brand anarchia: "il fenomeno di perdita di potere e controllo da parte dell’azienda sul proprio brand generata da consumatori-utenti che volutamente o inconsapevolmente riescono, con le loro azioni e attraverso le potenzialità viral e social dei media interattivi, a trasformare e comunicare una diversa personalità, valori e posizionamento sul mercato della marca". E il rovescio della medaglia dei fenomeni della co-costruzione e delle logiche bottom-up.
Per ulteriori info sul volume: http://www.amazon.com/Brand-Hijack-Marketing-Without/dp/1591840783#_
Un filone di studi portato avanti anche nel volume "Brand Reloading" (FrancoAngeli, 2011, II ristampa 2012)