BMW
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La nota casa automobilistica BMW nasce dalla Rapp Motorenwerke GmbH, che si occupava della costruzione di motori per aerei dal 1913. Durante la Prima Guerra Mondiale, Rapp si occupò anche di costruire velivoli per l’aeronautica militare dell’allora Impero Tedesco.

Nel 1918, BMW diventa una società per azioni, ma alla fine della Prima Guerra Mondiale interrompe la produzione di motori aeronautici: il trattato di pace di Versailles, infatti, proibisce alla Germania di costruirli. Per questo motivo, BMW comincia a produrre freni per uso ferroviario e motori integrati, e ha un tale successo che la società Knorr-Bremse AG di Berlino acquisisce la maggioranza dell’azienda nel 1920 e trasferisce la sede a Monaco di Baviera.

Nel 1922, Camillo Castiglioni, che era l’azionista principale della Knorr-Bremse AG, acquistò il nome aziendale BMW (con il relativo logo) e trasferì tutto alla BFW, la Bayerische Flugzeug-werke AG (acronimo di "fabbrica aeronautica bavarese"). Nei mesi successivi, l’azienda si trasferì negli stabilimenti della BFW, cambiò il suo nome in BMW AG e così il nome dell’azienda venne di nuovo iscritto nel registro delle imprese.

BMW è anche l’erede legittima della BFW: infatti, nell’ex-stabilimento di BFW a Monaco Milbertshofen sorgono ancora oggi la sede centrale e lo stabilimento principale di BMW Group. Anche gli anni delle costruzioni aeronautiche hanno lasciato una traccia nella storia del brand: la data della fondazione della BFW, il 7 marzo 1916, è considerata anche la data di nascita ufficiale di BMW.

L'acronimo di BMW è “Bayerische Motoren Werke” (letteralmente, “Fabbrica di Motori Bavarese”).

Spesso, molte persone si chiedono come si debba pronunciare correttamente il nome BMW: per scoprire la corretta pronuncia, basta visitare il sito ufficiale dell'azienda.

Il nome rimanda in parte all’origine dell’azienda, nata nell’attuale Stato Libero di Baviera, uno dei più grandi Land della Germania. In secondo luogo, fornisce un indizio sulla gamma originale di prodotti realizzati da BMW: motori per i campi più svariati.

Quando la BMW venne registrata nel 1917, l’azienda non aveva ancora un logo aziendale. Anche le prime pubblicità di BMW non riportano alcun simbolo o emblema. Oltre ai motori aeronautici, aveva già acquisito la futura gamma di prodotti: motori per automobili e per macchine agricole, oltre che per le imbarcazioni. 

Il primo logo dell’azienda nacque il 5 ottobre 1917. Questo primo simbolo BMW, che venne inserito nel Registro imperiale dei marchi, aveva la forma rotonda del vecchio logo Rapp. L’anello esterno del simbolo venne delimitato da due linee dorate e portava le lettere BMW. L’azienda voleva esprimere la propria identità geografica anche nel logo: infatti, i quadranti all’interno portavano i colori dello Stato Libero di Baviera, ovvero bianco e azzurro, ma con sequenza inversa (se si guarda il logo BMW come nell’araldica, partendo da sinistra in alto in senso orario).

Il motivo per cui BMW ha utilizzato questo logo azzurro-bianco è dovuto al fatto che la legge per la tutela dei marchi di allora proibiva di utilizzare gli stemmi degli stati o altri emblemi nazionali in un marchio commerciale o in un logo.

Secondo il parere di molti, il logo BMW mostrerebbe un’elica in movimento. Questo mito dell’elica nacque qualche anno dopo la fondazione dell’azienda, in quanto una pubblicità BMW del 1929 mostrava un aereo con il logo BMW all’interno di un’elica che ruotava. Questo perché l’azienda doveva pubblicizzare un nuovo motore aeronautico che costruiva su licenza di Pratt & Whitney, e l’idea dell’elica era perfetta per l’annuncio pubblicitario, in quanto sottolineava le radici e le competenze della società in ambito aeronautico.

La storia del logo BMW nasce quindi da una leggenda che vive ancora oggi. Come racconta Fred Jakobs di BMW Group Classic: “Per molto tempo, BMW stessa non si è preoccupata di confutare questa leggenda”. Chi crede ancora alla leggenda dell’elica di BMW è molto lontano dalla verità, perché la variante con l’elica del logo BMW non è quella corretta, ma essendo stata ripetuta molte volte è entrata nell’uso comune. “Questa interpretazione esiste da 90 anni e ha quindi una sua giustificazione”, aggiunge Jakobs.

Il logo BMW non ha subito grandi modifiche nel corso degli anni: risulta formato da due cerchi concentrici, dove quello più piccolo racchiude i colori della baviera, il bianco e l’azzurro, mentre quello più grande è di colore nero e contiene il nome dell’azienda.

Nel 2020, il logo ha subito un restyling: il nuovo logo "trasparente" viene utilizzato solo per la comunicazione del marchio e non sulle autovetture. 

Secondo le parole di Jens Thiemer, Senior Vice President Customer & Brand BMW, BMW diventa un marchio basato sulla relazione. Il nuovo logo per la comunicazione evoca apertura e chiarezza. Con questa nuova versione trasparente vogliamo invitare i nostri clienti a diventare sempre più parte del mondo BMW. Inoltre, il nostro nuovo brand design è orientato alle sfide e alle opportunità della digitalizzazione per i marchi aziendali. Con un’estetica discreta e una veste grafica flessibile ci prepariamo per la molteplicità di canali e touchpoint di comunicazione nei quali BMW in futuro potenzieà la sua presenza, sia online che offline. Lo speciale logo dedicato alla comunicazione simboleggia il significato e la rilevanza del marchio per il futuro della mobilità e del piacere di guida.”


Si ringrazia Giorgia Bresciani, studentessa della Facoltà di Scienze Linguistiche dell'Università Cattolica di Milano,  per aver collaborato alla ricerca delle informazioni e alla composizione di questa LOGO TALE.

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