Opel
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Fondata nel 1862, la Adam Opel GmbH, che porta il nome del suo fondatore, nacque come produttrice di macchine da cucire.

Tra il 1886 e il 1887 Adam ed il figlio Carl decidono di innovarsi e cercare id cambiare settore, avviando la produzione di una linea biciclette. Quando nel 1895 il fondatore morì, i suoi figli presero in mano l’azienda, decidendo però dopo poco tempo di chiudere la produzione di macchine da cucire per favorire quella di biciclette. Essendo molto interessati alle automobili, le quali però non avevano mai convinto Adam, i suoi eredi cominciarono a studiarne la meccanica e così, nel 1899, venne prodotta la prima vettura a marchio Opel, la Patent-Motorwagen, dall’aspetto più simile a una carrozza a motore rispetto ad un’automobile vera e propria.

Da qui un susseguirsi di successi e innovazioni che hanno portato la Opel a diventare la grande casa automobilistica che è al giorno d’oggi. Il primo logo utilizzato dall’azienda uscì sul mercato nel 1862 e inizialmente vi erano rappresentante due lettere: la A e la O, rispettivamente le iniziali del fondatore. Il logo venne poi modificato nel 1910 con l’introduzione di una sagoma a forma di occhio con all’interno il nome dell’azienda. In occasione dei festeggiamenti per i 75 anni del brand, nel 1937 nacque un nuovo logo Opel, costituito da un cerchio giallo attraversato da un dirigibile Zeppelin stilizzato.

Nel 1954 venne introdotta una piccola modifica: il dirigibile assunse la sagoma di un fulmine che rimanda alla versione più recente. Il logo, come lo conosciamo oggi, è stato introdotto nel 1964 ed è rappresentato da un cerchio sormontato appunto da un fulmine (in tedesco Blitz, ovvero il nome del primo modello di bicicletta costruita dall’azienda). La modifica più recente risale a una decina di anni fa, quando il modello Opel Insignia del 2008 vinse il titolo di Car of the Year nel 2009 e l’azienda decise, per l’occasione, di apportare un’ultima innovazione al logo.

Si ringrazia Giorgia Bresciani, studentessa della Facoltà di Scienze Linguistiche dell'Università Cattolica di Milano,  per aver collaborato alla ricerca delle informazioni e alla composizione di questa LOGO TALE

 

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