Per molti di noi, soprattutto per i più piccoli, dopo quasi due mesi di immobilità, sarà la prima occasione per fare piccole uscite e per poterci muovere, almeno un po'. Questa coincidenza può essere letta, irridendola, come un'anacronistica follia o come una luce che illumina il mare. Ha senso parlare di lentezza il 4 maggio 2020, una […]
Per molti di noi, soprattutto per i più piccoli, dopo quasi due mesi di immobilità, sarà la prima occasione per fare piccole uscite e per poterci muovere, almeno un po'.
Questa coincidenza può essere letta, irridendola, come un'anacronistica follia o come una luce che illumina il mare.
Ha senso parlare di lentezza il 4 maggio 2020, una data che forse ricorderemo per sempre, a persone formalmente ferme da tanti giorni, o a persone piene di dolore per la perdita dei propri cari o ancora a persone spaventate dal contagio, impaurite e arrabbiate per le difficoltà economiche o stanche di giocare H24 con i propri bambini abbandonati sulle spalle delle famiglie?
Forse la domanda giusta è: come parlare di lentezza in un periodo complicato come questo? Non è un caso questa sovrapposizione di date.
Vivere con lentezza il 4 maggio 2020 vuol soprattutto dire non avere fretta di ripartire come prima.
Vuol dire essere pronti a fare sacrifici per rimettersi in piedi, senza essere sopraffatti dalla rabbia per il tempo o quanto perduto.
Vivere con lentezza “il o dal” 4 maggio 2020 vuol dire mantenere le buone abitudini apprese durante il IORESTOACASA, come leggere molto, giocare con i bambini, telefonare ad amici vecchi o giovani, limitare gli acquisti inutili, non sprecare il cibo, riflettere sul nostro amato pianeta, imparare a trovare soluzioni creative a problemi vari invece di limitarci al lamento e soprattutto, sostenerci l'un l'altro.
Il 4 maggio 2020 non è un liberi tutti, è piuttosto un ricominciamo a vivere con lentezza e riflessione.
Il 4 maggio più che mai serve essere presenti a noi stessi e attenti agli altri per non fare danni. Ma per fare tutto ciò ci vuole tempo, il tempo della consapevolezza.
In tanti in questi giorni sostengono che d'ora in avanti tutti noi e tutte le nostre vite saranno forzatamente lenti. Non credeteci.
Ricordate quanti buoni propositi dopo l'11 settembre? Non è cambiato praticamente niente.
Dopo i tanti anni di esperienza di volontariato in carcere a stretto contatto con i detenuti, sappiamo che in gran parte quando escono vogliono recuperare il tempo perduto. Vivere con lentezza sarà sempre un atto volontario.
Ecco perché questo lunedì 4 maggio 2020, una data per tanti tatuata nella propria anima, è così magico, che sia quindi l'inizio della nostra fase 2 e il Capodanno della lentezza.
Perché dobbiamo ripartire bene