Paolo Razzini
In questi ultimi anni BMW ha rinnovato il modo di raccontare i propri prodotti. Una delle cause principali di questo cambiamento è senz’altro da rintracciare nel cambio di agenzia verificatosi nel 199 […]
In questi ultimi anni BMW ha rinnovato il modo di raccontare i propri prodotti. Una delle cause principali di questo cambiamento è senz’altro da rintracciare nel cambio di agenzia verificatosi nel 1998, quando la comunicazione BMW è passata dalla Wunderman Cato Johnson alla D’Adda, Lorenzini, Vigorelli, BBDO. Una data che segna una piccola rivoluzione nel modo di comunicare di BMW: all’interno dei messaggi i plus tecnologici e meccanici scompaiono man mano, lasciando spazio ad atmosfere glamour e ambientazioni hollywoodiane.
Recensione del libro del sociologo Luca Ricolfi, La società signorile di massa, Milano, La nave di Teseo editore, 2019
Mirko Olivieri, Junior Editor di Brandforum.it
Quali dinamiche comunicative scendono in campo quando si tratta di coinvolgere la Generazione Z? Intervista a Francesco Marinelli, Editor in Chief di Scuola Zoo