Siamo tutti pazzi per la vita dei divi.
Giorno per giorno, attraverso la lente dei media, ne seguiamo avidamente ogni dettaglio, ogni svolta, ogni minimo aggiornamento. Eppure, se il divismo non è un fenomeno nuovo (l’ha inventato Hollywood negli anni Dieci del Novecento), ciò che di totalmente inedito si registra nell’odierno culto dei divi è il livello di identificazione dei fan con lo stile di vita dei loro beniamini.
I vip del Duemila sono diventati veri e propri modelli di riferimento per la gente comune, esempi vincenti di strategie di adattamento alla giungla contemporanea. Se un certo comportamento (ad esempio mettere continuamente “in vetrina” se stessi) funziona per chi è ricco e famoso, perché non dovrebbe funzionare anche per l’uomo della strada? Vanni Codeluppi analizza la natura del divismo contemporaneo, misura la distanza ormai abissale che lo separa dal divismo hollywoodiano classico e ne rintraccia gli esempi più vistosi nell’ambito della musica pop, vero terreno di coltura per aspiranti icone contemporanee.
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Vanni Codeluppi insegna Sociologia dei consumi e Comunicazione pubblicitaria alla Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia nell’Università di Modena e Reggio Emilia.