PUMA
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La storia di PUMA comincia nel 1924, quando i fratelli Adolf e Rudolf Dassler cominciarono la produzione di scarpe da calcio nella lavanderia della loro madre a Herzogenaurach, una cittadina della Baviera. Nello stesso anno, i due fratelli fondarono la Gebrüder Dassler Schuhfabrik (letteralmente “Fabbrica di scarpe dei fratelli Dassler”), che ottenne subito un grande esito, arrivando ad equipaggiare addirittura Jesse Owens durante i Giochi Olimpici del 1936.

A seguito di alcune divergenze tra i due fratelli, nel 1947 i due decisero di dividersi, creando quelli che negli anni sarebbero diventati due noti brand del settore sportivo. Adolf fondò la Adidas AG, nome derivato dal suo soprannome, Adi, e dalle prime tre lettere del suo cognome, Das (per scoprire di più sul logo e sulla storia di Adidas, leggi la Logo Tale dedicata).

Rudolf Dassler si trasferì invece in un altro edificio, che apparteneva alla famiglia. Insieme a 14 dipendenti, ha trasformato questo magazzino in una fabbrica e ha fondato la sua azienda. La Sportschuhfabrik Rudolf Dassler (RUDA) (letteralmente, la “Fabbrica di scarpe sportive Rudolf Dassler”) fu registrata come azienda nel gennaio 1948, iniziando ad operare pochi mesi dopo. Ci vollero altri quattro mesi prima che il marchio PUMA nascesse: il 1° ottobre 1948, “PUMA” è stato registrato presso l’ufficio tedesco dei brevetti e dei marchi.

La prima scarpa da calcio realizzata dal brand, la ATOM, riscosse un discreto successo tra i calciatori della nazionale della Germania dell’Ovest, che scelsero di indossarla durante la prima partita postuma alla Seconda Guerra Mondiale contro la Svizzera.

Da più di settant’anni, PUMA crea prodotti sportivi e tecnici, che vengono scelti da molti atleti di diversi settori. Oggi l’azienda continua a innovare e innovarsi, per offrire ai suoi consumatori un prodotto sempre migliore.

Il primo logo del brand, risalente al 1948, raffigura un puma che attraversa una grande lettera “D”, ovvero l’iniziale del cognome del fondatore. Al di sotto del simbolo del brand, vi era la scritta “PUMA”, avente un font dalle forme che ricordano molto i caratteri di una macchina da scrivere.

Il logo, dalle forme e colori molto semplici, era di colore nero posto su uno sfondo bianco. All’occorrenza, i colori del logo venivano modificati per meglio adattarsi alle tonalità dei prodotti del brand, come ad esempio il famoso logo dorato apposto sulle ATOM.

Poco tempo dopo, il logo venne modificato: il puma che passava attraverso la lettera “D”, con al di sotto il nome del brand, è stato inserito in un poligono a sei lati (più ampio nella parte inferiore) di colore nero e dal contorno bianco.

Con il passare del tempo, il contorno bianco che avvolgeva il poligono a sei lati è stato rimosso, lasciando solamente la figura in nero, con il simbolo e il nome del brand di colore bianco.

Qualche anno più tardi, un altro simbolo distintivo del brand è stato brevettato: il “form-strip”, originariamente creato per stabilizzare il piede all’interno della scarpa, è diventato negli anni un iconico marchio di fabbrica di PUMA, presente su quasi tutte le scarpe del brand e utilizzato come elemento di design sui vari prodotti di abbigliamento.

Il logo che viene utilizzato ancora oggi dal brand risale al 1967: il famoso “logo n. 1” è composto dall’iconico puma che salta nell’angolo in alto a destra della scritta “PUMA”, il quale font è stato modificato e reso più definito. Il tutto di colore nero su sfondo bianco.

Negli anni sono state apportate solo piccole modifiche, ma i colori sono rimasti gli stessi delle versioni precedenti. Esiste anche una versione in negativo del logo, avente il logotipo nero su sfondo bianco.

Il logo del brand viene spesso utilizzato con la scritta e il simbolo di colore bianco, posti su uno sfondo rosso, colore iconico di PUMA.

Spesso il brand utilizza come simbolo solamente il suo iconico puma, che viene applicato sulle scarpe e sui capi di abbigliamento.


Si ringrazia Giorgia Bresciani, studentessa della Facoltà di Scienze Linguistiche dell’Università Cattolica di Milano, per aver collaborato alla ricerca delle informazioni e alla composizione di questa LOGO TALE.

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