Le donne di “Global Women in PR Italia” insieme per un futuro in rosa
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Le donne di “Global Women in PR Italia” insieme per un futuro in rosa
29/03/2019

Un'occasione di networking al fine di approfondire il dialogo sul tema della diversità di genere e del merito, creando conversazioni significative che abbraccino il tema donna a 360 gradi.

Non solo parole, ma emozioni e sensazioni vere hanno risuonato nella sala dell’ex monastero milanese del Le Village by CA che ha ospitato nella sera del 21 marzo il primo capitolo italiano dell’evento Global Women in PR. E se il connubio donne e sentimento può risultare prevedibile, ciò che sicuramente – invece – sorprende sono i messaggi di cui le protagoniste sono state portavoce.

 

 

Forza, determinazione, capacità e ambizione hanno riempito le storie che si sono susseguite, l’una dopo l’altra, in una serata il cui scopo era quello di regalare il seme di un’idea da far germogliare rigogliosa nelle vite di ognuno dei numerosi presenti, arricchendone il futuro di promettenti prospettive.  

 

 

Le premesse per la buona riuscita c’erano tutte. Dalla location perfettamente allestita, all’entusiasmo crescente tra le donne desiderose di condividere le proprie esperienze. Non poteva essere altrimenti nella città che, come afferma la Fondatrice e Presidente di GWPR UK, Angela Oakes, tre anni prima l’aveva ispirata – insieme a Susan Hardwick – a dare vita all’Associazione per diffondere maggiore consapevolezza sull’importanza della diversità di genere in azienda. Una missione che viene portata avanti dal 2015 da un network internazionale di donne leader nel settore delle PR e della Comunicazione tramite sinergie e connessioni significative capaci di stimolare il talento femminile nella piena espressione del suo potenziale all’interno del territorio d’azione. 

 

(Ph. Antonia Iacobelli)

 

Attività di networking, mentoring, formazione – oltre che eventi mondani – compariranno sul ricco calendario dell’Associazione per tutti coloro che vorranno sostenerla, nella certezza che l’unico modo per concretizzare il cambiamento è quello di nutrire ed elevare il dialogo sul tema della diversità di genere e del merito, creando conversazioni significative che abbraccino il tema donna a 360 gradi.

Il focus, infatti, non si limita al mondo delle PR e delle Comunicazioni. Già la serata di presentazione ha rivelato il desiderio di GWPR di abbracciare tutte le donne diversamente impegnate in un percorso di carriera, sensibilizzando i presenti sul tema leadership femminile – tallone d’Achille di una società che, a livello globale, non riesce ancora a garantire la parità di genere tra le fila del potere. Eppure basterebbero board con almeno il 20% di donne, come afferma la Presidente di GWPR Italia Carola Salvato, per garantire alle aziende i benefici di un giusto mix di innovazione e creatività, elevando il tema inclusione da mero dovere ad una sentita necessità.

 

(Ph. Antonia Iacobelli)

Non si può comprendere la diversità, senza prima definire l’uguaglianza”. Con questa riflessione carica di significato Salvato ha introdotto i valori di inclusione e accoglienza diversamente riproposti nelle successive parole degli invitati che, glissando volutamente su numeri e slide, hanno offerto le proprie storie per sostenere le donne a credere nel proprio potenziale, esprimendolo con coraggio per dare vita ad una realtà che fa della varietà la propria forza.

 

Il coraggio di #cambiare e di farsi apprezzare per la propria unicità, ad esempio, è il messaggio emerso dalla prima storia, quella di Elena Aniello – Direttore Marketing Accenture Italia. Lo sa bene lei, che ha dovuto forzare il sistema di un’azienda fortemente tradizionalista per convincere di essere la persona giusta nonostante fosse donna, mamma e abitasse lontano dal luogo di lavoro. La sua determinazione ha aumentato non solo la fiducia in se stessa, ma ha ripagato l’azienda, che ne ha guadagnato in Brand Awareness.

#benefici di un’azione inclusiva – d’altro canto – non sono solo collettivi, ma specificamente economici, ed emergono chiaramente anche dalla ricerca annuale di Accenture – Getting to Equal – che ha individuato la #ricetta base per superare le diversità di genere. Tra gli ingredienti essenziali per la buona riuscita figura una buona dose di #coraggio da incorporare accuratamente ad azioni #inclusive e di #empowering di default. Ma è nella dimensione #culturale che si cela il segreto che fa la differenza. La ricerca di quest’anno – riporta Aniello – ha individuato, infatti, proprio nella #cultura che promuove l’innovazione l’ingrediente più importante in quanto capace di generare – a sua volta – risorse e ulteriore ricchezza. “C’è un potenziale inespresso di 8000 miliardi di dollari a causa dell’esclusione – ha affermato durante il suo intervento – ma se riusciremo a produrre questo cambiamento, l’innovazione sarà notevole, sia dal punto di vista economico che sociale”.

 

Sui #vantaggi nel sociale dati dal mondo femminile, si è concentrato – successivamente – l’intervento dell’unico ospite uomo della serata, il Counselor Giuseppe Reale, che ha individuato nelle capacità e nei valori tipicamente femminili gli strumenti per esercitare una leadership efficace ma anche per influenzare positivamente le sorti dell’umanità. E no, non è fatalismo. E’ #neuroscienza, e gli esperti del settore non hanno dubbi nell’attribuire alla femminilità una serie di capacità indiscutibilmente benevole per il mondo intero. E non hanno dubbi neanche sulle differenze fisiologiche e cerebrali tra uomo e donna, che regalano al mondo femminile un vantaggio relazionale non indifferente capace di farle emergere sia come #comunicatrici che come #leader.

Eppure, per quanto le #softskill giochino innegabilmente a favore della comparte femminile, è il loro connubio con le competenze tecniche ad essere vincente. Per Marianna Zanatta – Consulente di Marketing e Comunicazione dello sport – ad esempio, le sole hardskill e il suo innato #pragmatismo le avevano, sì, permesso di accreditarsi in un ambiente fortemente maschile, ma non senza avvertire un senso di inadeguatezza. Solo lasciando emergere tutti quegli aspetti caratteriali femminili che era stata costretta ad eclissare, infatti, è riuscita – negli anni – a trovare l’#equilibrio perfetto che ha giovato al gruppo e al lavoro.

 

(Ph. Antonia Iacobelli)

Il senso di inadeguatezza che accomuna molte donne in carriera, preoccupate di raggiungere un’irrealistica idea di perfezione tanto in casa – come mamme e compagne – quanto al lavoro, si rivela spesso deleterio. Infatti, non solo il famoso work-life balance è ancora lontano dall’essere percepito in egual misura da uomini e donne, ma se a questo si aggiungono le incomprensioni al lavoro e la competizione femminile creata dalle donne stesse, le prospettive di miglioramento paiono ancor più remote.

Per questo motivo Daniela Poggio – Direttore Comunicazione Sanofi Italia – ha parlato dell’importanza di creare #alleanze non solo con gli uomini, per fare in modo che si impegnino attivamente per raggiungere l’uguaglianza di genere, ma anche tra le donne stesse, citando la #sorellanza come traguardo da raggiungere per un sostegno e una promozione reciproci. Che ben vengano, quindi, movimenti, associazioni e gruppi che sostengano la donna nella conquista del proprio ruolo nella società, per sperare – come sostiene Poggio – di raggiungere la tanto agognata equità.  

Sull’importanza della collaborazione fattiva ha insistito anche Alessandra Santacroce – Direttore delle Relazioni Istituzionali IBM Italia, che ha voluto condividere le tappe del suo percorso per incoraggiare il pubblico femminile ad compiere i giusti passi. “Se crediamo di poter cambiare le cose pensando di rimanere un’oasi – ha detto innanzitutto – non andremo da nessuna parte”. Fare #sistema è, invece, la nuova scommessa della donna, da giocare non soltanto tra le associazioni preposte ma – soprattutto – all’interno del mondo universitario e accademico, per creare consapevolezza tra le nuove generazioni. Il #sistema – però – per Santacroce, non può essere raggiunto senza le #relazioni, che devono ruotare attorno a contenuti perché non siano vane, e senza perseverare nel #cambiamento, di cui affrontarne l’imprevedibilità sapendo di poter cogliere – alla fine – solo entusiasmo ed una nuova energia.

Parole importanti, pronunciate per risuonare con forza nelle menti e nelle coscienze delle donne presenti, suggellano l'evento – quasi – tutto al femminile. Non potevano mancare, però, i saluti e la sincera gratitudine del Presidente Carola Salvato, che ha invitato il pubblico ad un frizzante brindisi per celebrare insieme l’armonia e le relazioni che sarebbero nate di lì a poco. Cin-cin.

A cura di

Antonia Iacobelli

Network di Brandforum.it

Laureata triennale in Mediazione Linguistica e Interculturale all’Università di Bari, ha approfondito lo studio dell’inglese e del russo con il Corso di Laurea Magistrale presso l’Università Cattolica di Milano in Scienze Linguistiche, curriculum Management Internazionale, per ampliare l’ambito di conoscenza al mondo delle organizzazioni e del branding. Con la tesi magistrale in Storia e Linguaggi della Pubblicità ha avuto modo di valutare l’impatto della leadership femminile sulla comunicazione interna 

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