Michigan State University: quando l’università diventa brand – I Puntata
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Michigan State University: quando l’università diventa brand – I Puntata
17/09/2013

Federica Proverbio e Federica Lusenti, Network di Brandforum.it
L’esperienza di due nostre giovani collaboratrici ospiti per alcune settimane nella prestigiosa università americana MSU. Ecco il loro emozionante storytelling.

Erano mesi che attendevamo con ansia quel momento. Mesi di preparativi, di informazione, di trepidante attesa, di emozione. Finalmente, il 5 luglio 2013, siamo salite su quell’aereo che ci avrebbe portato verso il nostro sogno. La nostra destinazione era una tra le più prestigiose università del mondo: Michigan State University. Il nostro obiettivo era un corso di Social Media Marketing organizzato da American Semester MSU in collaborazione con numerosi atenei di tutto il mondo, tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.


Al nostro arrivo, il primo impatto è stato indubbiamente emozionante: ci siamo ritrovate immerse in una realtà ben diversa da quella alla quale eravamo abituate. Il campus di MSU si estende per oltre 20 chilometri quadrati nella cittadina di East Lansing, Michigan, sulle rive del fiume Red Cedar: più di 500 edifici tra aule, dormitori, uffici e biblioteche, negozi, palestre, centri sportivi e persino uno stadio, il tutto immerso nel verde, con conigli e scoiattoli per nulla impauriti dal passaggio di molte persone.

 


La nostra sistemazione era nel dormitorio di Abbot Hall, in camere doppie, insieme a studenti di nazionalità australiana. Da Milano siamo partiti in 19 ma nel giro di pochissimo tempo ci siamo ritrovati ad essere un gruppo di oltre 60 persone, provenienti da ogni parte del mondo.
Siamo stati accolti calorosamente dallo staff di MSU, che ci ha presentato i nostri tutor, ci ha muniti di tutto il necessario e ci ha subito lasciato esplorare quella che sarebbe stata la nostra “casa” per le settimane seguenti.


Nemmeno il tempo di disfare la valigia che già era arrivata l’ora di presentarsi in aula. Il corso, della durata di tre settimane, è stato tenuto da due eccellenti professori di MSU, grandi esperti del mondo dei Social Media, una coppia sul lavoro e nella vita reale: la dottoressa Wietske Van Osch ed il Dottor Constantinos Coursaris. Da subito le lezioni si sono dimostrate di grande interesse e praticità: tutti noi studenti, con il nostro laptop sotto mano, potevamo testare al momento le indicazioni teoriche dei nostri insegnanti ed ogni giorno dovevamo stare al passo con i compiti che ci venivano assegnati. Poi sono iniziati anche i progetti di gruppo ed i lavori individuali, che ci hanno tenuti impegnati fino all’esame finale, giorno e notte talvolta.


Insomma, in men che non si dica, le tre settimane a MSU sono volate. Per tutti noi hanno rappresentato un’esperienza magnifica, ed ancor prima un’esperienza di vita. Ma una vita diversa, questa volta.


La realtà universitaria da cui provenivamo era ben lontana da quella che abbiamo potuto sperimentare nel mese di permanenza negli States. In primis, il campus in sé era un concetto a noi quasi sconosciuto: studiare a MSU è come vivere in una vera e propria città, le vie del campus sono delle vere e proprie strade con auto, bicilette, negozi. L’attenzione per il verde, poi, è un aspetto fondamentale che colpisce subito chiunque si trovi all’interno del campus, il che ha reso ancora più piacevoli le nostre corse pomeridiane e le nostre passeggiate serali. La vita nei dormitori, poi, è stato un altro degli aspetti più pregnanti della nostra avventura: condividere la camera con una persona all’inizio sconosciuta, proveniente dall’altra parte del mondo rispetto alla nostra piccola Italia, che devi scoprire passo dopo passo; fare la fila nei bagni comuni prima di farsi una doccia; chiacchierare nei corridoi con i tuoi vicini; ritrovarsi a studiare tutti insieme nelle aree comuni prima di andare a letto. Piccoli gesti e nuove situazioni che l’esperienza italiana non ci aveva mai offerto.


Completamente nuova per noi è stata anche l’esperienza di apprendimento che abbiamo vissuto: spesso, noi studenti siamo abituati a seguire lunghe lezioni teoriche dispersi nelle ultime file di aule immense, davanti a professori che tendono a mantenere un certo distacco professionale e personale da noi. Ciò che invece abbiamo sperimentato alla Michigan State è stato invece tutt’altro: Dr. V e Dr. C, come si facevano chiamare i nostri professori, si sono dimostrati due guide e, ancor prima, due esempi per noi. In poco tempo ci hanno trasmesso passione, voglia di fare e di mettersi in gioco, professionalità, impegno e dedizione. Hanno rinunciato alla propria pausa pranzo per non interrompere le ore di laboratorio quando i tempi stringevano, sono rimasti svegli  fino a tarda notte per aspettare le consegne dei nostri progetti, hanno gioito con noi durante le premiazioni finali: sono stati senza ombra di dubbio una componente fondamentale dell’esperienza che abbiamo vissuto.


Ma crediamo che, al di là di tutto, sia stata l’atmosfera che abbiamo respirato durante quel mese a rendere indimenticabile la nostra avventura. Chiunque abbia visto almeno una volta nella vita MSU, avrà notato che due sono i colori prevalenti in tutto il campus: verde e bianco. Avrà visto comparire ovunque, su magliette, cappellini, penne, volantini, pareti, sempre e solo la stessa parola: SPARTANS. Ed è proprio dietro a questa parola che si cela il vero spirito della nostra esperienza. Gli Spartans rappresentano il gruppo sportivo dell’università, il quale include oltre 25 sport e discipline, con risultati anche ai massimi livelli. Ma Spartans non sono soltanto gli atleti: Spartans sono tutti gli studenti che fanno il tifo per i propri compagni e per la propria università, Spartans sono tutti coloro che condividono appieno lo spirito di Michigan State University e si sentono parte di una grande famiglia. Spartans siamo stati anche noi, che abbiamo imparato le canzoni da stadio, ci abbiamo comprato le magliette verdi e bianche che alla fine sono diventate la nostra divisa per quel mese, abbiamo giocato tutti insieme a calcio e pallavolo, in un match che ha visto uniti studenti italiani, australiani, americani e non solo, abbiamo partecipato a riti e tradizioni di MSU, tra cui dipingere una roccia in mezzo al verde, lasciando la nostra firma, un segno indelebile.


“The real Spartan Spirit” è la forza che ci ha fatti crescere come gruppo, che ha rafforzato la nostra amicizia, che ci ha tenuto compagnia anche quando iniziavamo a sentire un po’ la mancanza di casa. Ma è soprattutto la forza che ci ha fatti crescere come individui, che ci ha aiutato ad affrontare nuove sfide in un mondo nuovo, che ci ha insegnato il valore della diversità, della condivisione e del lavoro di squadra, dell’impegno e della fatica, del divertimento e della scoperta.
Sono stati dei giorni intensi per tutti noi, non una semplice vacanza, ma molto di più. Quest’esperienza ci ha insegnato tanto, ci fatto comprendere che l’università non è solo quella routine che implica prendere il treno, andare a lezione, prendere appunti e tornare a casa a preparare un esame. L’università è un mondo che ti insegna prima di tutto dei valori, delle competenze, che ti permette di conoscere persone diverse, speciali, di confrontare le tue idee con quelle di chi, forse, non la pensa come te, che richiede sacrifici e sforzi ma che, se presa nel verso giusto, offre anche grandi occasioni ed opportunità. E certe volte, se siamo fortunati, possiamo anche scoprire dietro ai nostri professori non solo degli insegnanti, ma degli esempi di vita.


Michigan State University in tutto ciò è stata maestra. Porteremo sempre nel cuore le persone che abbiamo conosciuto, le nozioni e le competenze che abbiamo appreso e l’esperienza meravigliosa che abbiamo vissuto. E, come direbbe Sparty, la mascotte degli Spartans: “GO GREEN! GO WHITE!”. Il grido di MSU. Il nostro grido.

 

Questa esperienza ci ha dato anche la possibilità di visitare aziende globali, leader nel settore di appartenenza e da sempre orientate alla soddisfazione dei propri clienti: Steelcase, General Electric e TechSmith. Ne parleremo la prossima settimana nella Puntata II di questo paper.

 

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Le foto qui usate a corredo del pezzo sono di proprietà delle Autrici.

 

Federica Proverbio. Laureata nel 2012 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Scienze linguistiche (indirizzo “Esperto linguistico d'impresa"). Appassionata di comunicazione non convenzionale e di comunicazione digitale, è attualmente iscritta al corso di laurea magistrale in Comunicazione per l'impresa, i media e le organizzazioni complesse (indirizzo "Marketing Management"). –

 

Federica Lusenti. Laureata nel 2012 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Scienze linguistiche, curriculum Esperto linguistico d'impresa. Appassionata di marketing e comunicazione digitale, è attualmente iscritta al corso di laurea magistrale in Comunicazione per l'impresa, i media e le organizzazioni complesse, curriculum Marketing Management. –

 


 

A cura di

Federica Proverbio

Redattore Junior
Collabora con Brandforum da settembre 2013

Appassionata di comunicazione pubblicitaria e marketing, da aprile 2014 lavora come Media Planner e Account in agenzie di calibro internazionale.

Attualmente si occupa di un importante cliente automotive in MediaCom, network WPP.

Laureata con lode nel 2012 nel corso triennale di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, curriculum Esperto Linguistico d’Impresa, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi sul tema dell’Internal branding ed il caso aziendale Henkel Life.

Nell’estate 2013 ha partecipato al Summer Program in Social Media Marketing presso la Michigan State University e nel luglio 2014 ha conseguito con lode la laurea magistrale in Comunicazione per l’Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse, curriculum Marketing Management, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presentando una tesi sperimentale sulla brand advocacy nei social media e sull’impatto di quest’ultima al conversion rate aziendale.

Ha collaborato per sei mesi con Renault Trucks Italia, Marketing & Communications Department.

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