#IlModoItaliano: il nuovo spot Costa Crociere rilancia il Madeinitaly
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#IlModoItaliano: il nuovo spot Costa Crociere rilancia il Madeinitaly
12/01/2015

Francesco Maria La Marra, Network di Brandforum.it
Costa Crociere lancia un nuovo spot di 60″: #IlModoItaliano, un vero monito sull’uso della lingua italiana.

Movimento, progresso, evoluzione: la nostra civiltà è una combinazione fra questi tre elementi, in continuo e incessante avanzamento, “senza fretta e senza sosta”.

Viviamo in un mondo estremamente dinamico, immersi in una società sempre più esigente e protesa al miglioramento tecnico-scientifico in ogni campo del vivere quotidiano.

 

Così come la tecnologia, anche la lingua, si sa, tende ad adeguarsi e a stare al passo coi tempi: fattore identitario per eccellenza, riflette per forza di cose il nostro stile di vita, il contesto di riferimento, l’epoca in cui viviamo.

 

Non possono mancare, dunque, quegli onnipresenti anglicismi che richiamano il mondo dei mercati finanziari internazionali e che ritroviamo anche nei contesti tipicamente mediatici, per non dire “politico-televisivi”.

 

Si tratta spesso di bizzarri neologismi da linguaggio corrente, vivi nel contenuto e pragmatici nel messaggio da trasmettere eppure non sempre così chiari (perlomeno non per tutte le fasce d’età in ascolto). Evidentemente, anno dopo anno, anche la lingua italiana si espande in lungo e in largo, dando prova di grande flessibilità. 

 

Da un lato si arricchisce, dall’altro accetta le novità anche se non sempre di buon grado: questo perché nuovi lemmi si sostituiscono a termini ormai caduti in disuso e, spesso, a farne le spese sono proprio i vocaboli della lingua più musicale del mondo, quella del Bel Paese.

 

L’Italiano è a rischio “impoverimento”?

Basti citare qualche esempio: pensiamo a McDonald’s e pensiamo al “fast food”, pensiamo ad un periodo di formazione all’interno di un’azienda e pensiamo ad un training.

 


Costa Crociere è da sempre molto attenta al concetto di italianità, a partire dalla lingua di bordo (che tuttavia, a detta del Comandante Schettino, non tutti conoscono), fino ad arrivare ai menu proposti a bordo.

 

Da qualche giorno l’azienda si è spinta oltre con il nuovo spot da 60”. #IlModoItaliano, questo il nome dello spot, è un vero invito all’uso della lingua italiana: propone via via vari termini come “breakfast”, “brunch”, “diving” e “break”, chiedendo allo spettatore di rimpiazzarli con i corrispondenti italiani, dal momento che esistono. 


Discorso molto condivisibile, perché sentiamo spesso abusare di termini inglesi, preferiti ai corrispondenti italiani solo perché hanno l’aria di essere più raffinati.

 

Insomma, è la vecchia storia dell’italiano troppo “volgare”, nel senso dantesco del termine, che prima veniva arricchito da termini latini. Oggi che il latino, ahimè, viene così bistrattato, la lingua chic (dimenticavo gli anni Sessanta e i francesismi nella lingua italiana) per eccellenza è l’inglese.

 


Ma torniamo a Costa Crociere, loro con l’inglese hanno un rapporto ben più profondo di quel che fa pensare lo spot;  sono infatti parte del gruppo Carnival, società di navigazione con sede a Miami in Florida.

 

Il gruppo opera in Europa attraverso varie compagnie tra cui AIDA Cruises e Ibero Cruceros, entrambe controllate da Costa Crociere. AIDA è finalizzata al mercato tedesco, mentre Ibero, come suggerisce il nome, serve il mercato spagnolo e portoghese. Queste due compagnie hanno come lingua ufficiale quella del Paese in cui operano, quindi tedesco, spagnolo e portoghese.

 

Costa Crociere, al contrario, è poliglotta ed oltre all’italiano sulle sue navi si parla almeno l’inglese, visto che il personale operativo, proveniente in gran parte da Paesi in via di sviluppo, difficilmente comprenderebbe la nostra lingua. A bordo, invece, l’atmosfera è tipicamente italiana, sembra di fare shopping in una delle tante vie delle nostre città, gremita di grandi firme tricolori. Stesso discorso a tavola, dove i piatti proposti sono tipici della nostra cultura culinaria e sono preparati in una cucina dove lo chef è, chiaramente, italiano.

 

Un’italianità che traspare ovunque e viene fuori quasi prepotentemente a ricordare le origini genovesi del brand, che ha tutt’ora sede nel capoluogo ligure. A questo punto del discorso ci sta bene un bel “però”, perché infatti c’è un però, purtroppo.

 

Se navighiamo nel sito di Costa Crociere e raggiungiamo la voce “lavora con noi”, ecco che, tra le possibili carriere in ufficio, compaiono nomi altisonanti, ovviamente in inglese, che descrivono posizioni lavorative traducibili benissimo in italiano, eccezion fatta per alcune come “sales and marketing”, composte da una parola inglese entrata ormai nel nostro dizionario da un bel po’ di anni. “Human resources” e “Finance, Administration and Control” sono un po’ come i “good morning” e “breakfast” dello spot #IlModoItaliano, entrambe traducibilissime nella nostra lingua, con in più anche un suono molto simile a quello inglese.

 

Sembra quindi una lieve contraddizione lo spot, quasi emblema della lingua italiana, fatto da un brand che in fatto di comunicazione interna non applica lo stesso rigore linguistico.

 


Lo spot colpisce molto, ma forse sarebbe stato meglio puntare su altri elementi caratteristici dell’italianità, perché la lingua, il passato ce lo insegna, è in continuo divenire ed assorbe ogni anno termini ed espressioni straniere che confluiscono nel nostro dizionario.

 

 

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Francesco Maria La Marra. Laurea triennale presso l'Ateneo di Roma Tor Vergata in Comunicazione multimediale, con una tesi sullo sviluppo della comunicazione di Acqua di Nepi, brand del gruppo San Benedetto. Ora laureando presso l'Università di Udine con sede a Gorizia in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni. Appassionato di tecnologia, motori e social media marketing.

Mail: francescomarialamarra@gmail.com
 

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