Negli ultimi otto mesi c’e stato un radicale cambiamento negli scenari tipici che si vedono nella culla dei brand piu’ prestigiosi del mondo, la Fifth Avenue di New York. Le rinomate boutique sono vuote, all’esterno i turisti non solo non si accalcano ad ammirare le elaborate vetrine ma non osano varcare la soglia. La crisi e’ arrivata anche qui!
In tutte le maggiori capitali del mondo sono sempre piu’ rari i casi in cui ci si imbatte in una persona finemente vestita e carica di pacchi, borse e scatole. Ormai è all’ordine del giorno la notizia di un brand conosciuto che dichiara bancarotta, svende o si fonde con un altro per non arrivare al peggio. Un’analisi delle soluzioni adottate dai brand del lusso, a livello nazionale e internazionale, per affrontare la crisi attuale.

In the last eight months there has been a radical change in the typical atmosphere usually perceived in the home of the most prestigious brands of the world, New York’s Fifth Avenue. The renowned boutiques are empty, outside tourists not only don’t get close to the fancy windows but they absolutely don’t dare to go inside. The crisis has arrived here as well!
In all the major capital cities of the world it’s becoming rarer to encounter a finely dressed person carrying shopping bags, packages and boxes. It is becoming a daily routine to hear about a brand that files for bankruptcy, sells out or merged with others to avoid the worst. This is an analysis of the solutions adopted by national and international luxury brands in order to face the present economic crisis.