Orvieto Cinema Fest: il cinema diventa brand
Brand in Italy
Orvieto Cinema Fest: il cinema diventa brand
26/09/2018

Stefania Fausto e Sara Carpinelli, Network di Brandforum – in collaborazione con Alessandra Olietti, Senior Editor
Intervista alle ideatrici di un evento capace di collegare giovani, società e territorio attraverso il cinema.

A pochi giorni dall’inizio della prima edizione dell’Orvieto Cinema Fest, di cui Brandforum sarà Media Partner, abbiamo intervistato le organizzatrici – Stefania Fausto e Sara Carpinelli – per farci raccontare i punti distintivi di questo festival internazionale dedicato ai cortometraggi.

 

 

Da dove nasce la volontà di creare un festival internazionale di cortometraggi ad Orvieto?
L’anno scorso ci siamo ritrovate a curare una piccola rassegna di cinque cortometraggi scelti da noi durante l’edizione del Festival del Dialogo del 2017, tre giorni di incontri, tavole rotonde, conferenze, laboratori che coinvolgono i cittadini e le scuole, organizzato dall’Associazione culturale locale ApertaMente Orvieto. Il tema era “Maschile e Femminile”. Dopo quell’esperienza, abbiamo maturato la volontà e il desiderio di elaborare un progetto più strutturato sia nella forma sia nel tempo.

 

L’idea, quindi, nasce dalla nostra passione per il cinema, luogo emotivo per eccellenza, e dall’amore smisurato per la nostra città, Orvieto.

 

 

Quale sarà la caratteristica distintiva dell'Orvieto Cinema Fest?
L’amore per la città è quello che ci ha mosso ad organizzare questo festival e il legame che si è creato con l’associazione ApertaMente lo connota. Proprio per questo motivo una categoria di corti in concorso è dedicata al tema del V Festival del Dialogo: “Il Mediterraneo. Un mare che unisce o divide?”.
La scelta della tematica del Mediterraneo è dovuta al fatto che il mare nostrum rappresenta una piattaforma dove si incontrano, si confrontano, si scontrano culture, religioni, problematiche legate alla ricchezza e alla povertà; perché sulle sue sponde approdano i disperati della terra, le vittime di un sottosviluppo e di un colonialismo antico e recente di cui le migrazioni sono le conseguenze più terribili e preoccupanti; perché sulle sue coste si è infranto il sogno di libertà e democrazia della primavera araba. Ma è anche il luogo per ricercare tutti quei fattori che uniscono i suoi abitanti e che fanno parte di una storia sia prossima che lontana.

 

(Teatro Mancinelli, dove avverrà la proiezione dei corti. Ph Orvieto Cimena Fest)

 

 

Il cortometraggio è spesso un modo di raccontare un luogo, voi avete scelto come soggetto il mare: come sta cambiando il racconto cinematografico con le nuove tecnologie?
Difficile trovare una risposta unica, perché le tendenze nel mondo del cinema sono sempre tante e vanno in direzioni diverse. Si sperimenta tanto: per esempio c'è una riscoperta dei materiali d'archivio che vengono digitalizzati e manipolati, mentre l'estetica delle riprese amatoriali ha dato vita a veri e propri generi cinematografici e temi narrativi, come per esempio nel mockumentary. Le nuove tecnologie possono rendere più facile e immediato fare riprese, il difficile è poi dare un senso compiuto a quello che si registra. Per noi, da un punto di vista organizzativo, con i nuovi media è cambiato anche il modo di raccontarlo, il cinema. Per questo cercheremo di documentare il più possibile le tre giornate del festival anche attraverso i social network.

 

 

Come appassionati di branding, non potevamo non notare la particolarità del logo: cosa rappresenta? Da cosa vi siete fatte ispirare?
Il simbolo dell’Orvieto Cinema Fest è la sfinge etrusca, disegnata da Valter Saccomanni: una sfinge della stessa stirpe degli antichi fondatori della città, una sfinge dalle stesse radici di tufo. Inoltre, secondo l’etimologia egizia, sfinge significa immagine vivente, un concetto che richiama perfettamente la più antica idea di cinema, nella sua più antica forma: quella del cortometraggio.

 

 

Tra i vostri obiettivi c'è la volontà di creare una rete di talenti emergenti attorno al mondo del cinema: un progetto molto nobile, potete raccontarci qualcosa di più?
Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di dedicare il festival al cortometraggio è proprio il fatto che, ad approcciarsi a questo tipo di durata, sono spesso i più giovani o comunque emergenti/aspiranti registi e attori. L’idea di fare da palcoscenico per chi sta cercando di affermarsi, producendo un lavoro di qualità, ci sembrava il modo migliore per iniziare. Anche perché condividiamo con loro la volontà di affermarci e dare impulso ad un progetto che si trova alla sua fase iniziale: il nostro festival è alla prima edizione, ma vorremmo fosse l’inizio di un percorso che si svilupperà nei prossimi anni.

 

 

All'interno della giuria ci sono nomi di tutto rispetto appartenenti al mondo cinematografico e non solo, tra cui Susanna Tamaro, Pino Strabioli e Guido Barlozzetti: in base a cosa decreteranno i cortometraggi vincitori?
Siamo molto felici di poter contare sulla disponibilità e la professionalità dei nostri giurati. Data appunto la loro esperienza e sensibilità, le valutazioni saranno effettuate in base alle loro competenze di artisti ed esperti del settore cinematografico, valutando la qualità della fotografia, della regia, delle storie loro proposte. Nonostante ciò, un ruolo molto importante, soprattutto nei corti che sono per loro caratteristica intrinseca molto “densi”, è giocato dall’aspetto emozionale. Molto d’impatto sono le sensazioni che rimangono al termine della visione dell’opera e crediamo che anche questo aspetto potrà giocare un ruolo importante per determinare la scelta dei giurati.

 

 

In 3 parole, l'Orvieto Cinema Fest è…
Visione, determinazione e un pizzico di incoscienza.

 

Un evento capace di unire più aspetti: l’amore per il cinema, l’attenzione verso i giovani, le tematiche sociali e l’attenzione verso il territorio.
Appuntamento quindi al 4-5-6 ottobre con l’#OrvietoCinemaFest

 

(Ph. Orvieto Cinema Fest)

 

 

PROGRAMMA:

4 OTTOBRE – SCUOLA FUMETTO JACK KIRBY
Ore 17 e ore 20: Proiezione  "Dylan Dog vittima deglieventi" nel Piccolo Teatro la Vecchia Carrozza della Funicolare di Orvieto del corto

Ore 18 – Conferenza: Cinecomics, parliamone. Dylan Dog vittima degli eventi
Con Giovanni Bufalini, Luca Vecchi, Valerio Di Benedetto. Modera Marco Cannavò

 

5 OTTOBRE – TEATRO MANCINELLI
Ore 21 – inaugurazione al Teatro
Ore 21.30 – PROIEZIONI cortometraggi finalisti

 

6 OTTOBRE – TEATRO MANCINELLI
Ore 11 – PROIEZIONI CORTOMETRAGGI FINALISTI – TEMA MEDITERRANEO E MARE

Ore 18.00 – PROIEZIONI CORTOMETRAGGI FINALISTI

Ore 20.00 – PREMIAZIONE

Ore 21 – APERITIVO AL RIDOTTO a cura del Consorzio per la tutela dei Vini Orvieto DOC

Ore 22 – CONCERTO DI CHIUSURA AL PALAZZO DEL POPOLO  caveleon + les enfants + Dj Mauro Vecchi

 

Per info: https://www.orvietocinemafest.com/
 

Stefania Fausto e Sara Carpinelli: se fossimo dentro la cinepresa di Mike Nichols saremmo Le Laureate, preoccupate e disorientate per il nostro futuro sulle note di Simon & Garfunkel; per l’occhio di Ridley Scott saremmo Thelma e Louise allo sbando per la strada della vita, perlomeno insieme; se invece fossimo uscite dalla penna di Robert Zemeckis avremmo la nostra DeLorean per vederci nascere o invecchiare. Senza filtri cinematografici, siamo Sara e Stefania, due ragazze di Orvieto, una laureata in Giurisprudenza e l’altra in filosofia, che amano sognare e scommettere.

Contatti: stefaniafasto@gmail.com, saracarpinelli91@gmail.com


 

A cura di

Alessandra Olietti

Redattore Senior 

Project Manager Eventi

Collabora con Brandforum da gennaio 2012

Forte interesse per la scrittura sul web e sui social, nonché per il mondo del brand, in particolare per le strategie comunicative applicate al business turistico. Su questa tematica nel 2018 ha scritto un libro per FrancoAngeli - "Turismo digitale. In viaggio tra i click" - con Patrizia Musso.

Dal giugno 2015 collabora nell'organizzazione di Slow Brand Festival, un appuntamento annuale - ideato dal Direttore di Brandforum - dedicato alle riflessioni sul fenomeno Slow in Italia. 

Si è laureata con lode presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi magistrale sulla comunicazione aziendale attraverso gli spazi, riletta alla luce delle teorie dei media digitali e del marketing esperienziale. Attualmente è Docente a contratto presso il medesimo ateneo, nonché formatore e consulente aziendale

In Università Cattolica è inoltre Career Adviser (CIMO. Comunicazione per le imprese,i media e le organizzazioni complesse) e Coordinatore dell'International Master in Cultural Diplomacy.

Oltre alle attività accademiche, si occupa di Coordinamento Media e Marketing per Alchemilla Cooperativa Sociale  in relazione al progetto "Artoo. L'arte raccontata dai bambini", una start up innovativa che propone un modo nuovo di avvicinarsi all’arte, promuovendo l'autoralità e il protagonismo culturale dei bambini anche in età prescolare.

Nel tempo libero cucina, legge e appena può scappa tra i monti.

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