Pinstreet a Milano. Una fusione tra mondo on e off line
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Pinstreet a Milano. Una fusione tra mondo on e off line
11/10/2012

Max Morales, esperto in Digital P.R., Guest di Brandforum.it
In zona Navigli,a Milano, durante la Settimana della Comunicazione, le board di Pinterest sono state portate off line da alcuni commercianti. Un esperimento utile per capire l’attuale portata dell’immagine fotografica.

Giovedì scorso sono stato ad una giornata della Settimana della Comunicazione a Milano, l’evento che cerca di dare una visione a 360° dello stato dell’arte del mondo della comunicazione, sia tradizionale che on line.

 

Potrei dare la mia opinione sull’organizzazione e su quanto questa settimana sia riuscita nei suoi nobili intenti ma, considerato che ho una visione parziale del programma e comunque certamente soggettiva, ritengo più utile fare una riflessione un po’ più ampia su aspetti che mi sono stati suggeriti da un evento in particolare, che ho ritenuto interessante.

 


Sul programma, in zona Navigli, era riportato Pin Street, un happening che durava per tutta la Settimana.

 

 

L’obiettivo dell’evento era quello di portare off line le board di Pinterest, invitando i negozianti della zona Ticinese a raccontare i loro prodotti o la storia del loro negozio, attraverso oggetti ed immagini raccolti in una bacheca esposta nel loro punto vendita.

 

Scopo del gioco, oltre a quello di dare visibilità al social network, quello di fondere la prospettiva on line con quella off line, rendendo palesi i vantaggi dell’esposizione in Pinterest anche a chi, come molti commercianti, non se ne rende conto così facilmente.

 

A fine esperimento sono state tirate le fila con una conferenza informale che si è tenuta al Rha bar, sul Naviglio Grande, dove ricercatori, social media manager e semplici curiosi si sono riuniti per commentare i dati di questo esperimento. L’idea, di per sé anche abbastanza naif, ha avuto l’indubbio merito di chiarire, una volta di più, il potere dell’immagine fotografica in questa fase della comunicazione web.


Ma facciamo un passo indietro.

Forse non tutti sanno che Pinterest è il social network più popolare  del momento anche se, mentre scrivo, probabilmente c’è qualcos’altro che lo sta superando. In estrema sintesi si tratta di una community fotografica dove ogni utente ha la possibilità di appendere (to pin) una foto di interesse (interest) su una libreria tematica chiamata board (creata dall’utente).

 

Attualmente gli iscritti hanno superato i 10 milioni e la media del tempo speso da ogni utente sullo strumento è secondo solo a Facebook (fonte imbue marketing). E’ evidente già da questi pochi dati quanto, dal punto di vista ADV, branding e, in generale, marketing ci troviamo di fronte ad uno strumento che non possiamo certo non considerare quando facciamo un piano di comunicazione.


Oltre ai dati che abbiamo appena citato dobbiamo dare atto di un trend fortissimo a favore dello storytelling per immagini sul web.

 

Video e immagini sono tra i contenuti maggiormente postati su Facebook. In Italia i molti appassionati di Pinterest si incontrano su pinterestitaly.com; le immagini, sempre più istantanee e alla portata di tutti, tornano ad essere più parlanti delle parole, come ai tempi della Polaroid. Il Vintage ostentato -Polaroid style- è il marchio di fabbrica di un altro social network  del momento: Instagram e, anche qui, la community tende a traboccare dalla rete web e dallo strumento dedicato, tramite le comunità di instagramers, che si danno appuntamenti più che reali e si organizzano per dare vita a un vero e proprio movimento creativo che definisca i confini della fotografia digitale.


Insomma, dopo il non proprio incoraggiante avvio di comunità come Flikr, che comunque negli Stati Uniti ha avuto ed ha una certa importanza, oggi ci troviamo di fronte ad una forte supremazia delle narrazioni per immagini, una supremazia figlia della velocità e della iperconnettività, ma che non ha l’aria di essere una moda passeggera.

 

Occorre quindi, per chi fa comunicazione, possedere questi strumenti e utilizzarli per i propri clienti e per il proprio self selling proprio come, in modo così originale, hanno consigliato gli organizzatori di Pin Street ai commercianti del quartiere Ticinese.

 

 


 

A cura di

Max Morales

Responsabile relazioni esterne e comunicazione di un'azienda leader nel settore del direct email marketing e attiva nel social media management e nelle digital PR. Appassionato cultore di linguaggi della comunicazione e musicista, è titolare della rubrica musicale Blue sound per il bimestrale Blue Liguria ed è contributore per Assodigitale (la testata dell’Associazione italiana per l’Industria Digitale).

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