Poste Italiane celebra le eccellenze del sistema produttivo ed economico del Bel Paese
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Poste Italiane celebra le eccellenze del sistema produttivo ed economico del Bel Paese
07/06/2023

BRAND RENAISSANCE
ARTE

Il 4 maggio 2023 sono stati emessi cinque francobolli appartenenti alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”, volti a celebrare cinque marchi storici del settore agroalimentare italiano (ovvero Ambrosoli, Cirio, De Cecco, Santa Rosa e Vismara), tramite alcune peculiarità.

Lo scorso 4 maggio, Poste italiane ha emesso cinque francobolli ordinari, appartenenti alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”, dedicati a cinque marchi storici del settore agroalimentare, ovvero Ambrosoli, Cirio, De Cecco, Santa Rosa e Vismara.

Oltre a essere corredati dalla scritta “ITALIA”, dall’indicazione della zona tariffaria “B” e l’anno di emissione, i francobolli contengono un’illustrazione, che rimanda a questi marchi storici italiani. Essi, inoltre, presentano alcune peculiarità e obiettivi diversi, spesso in relazione alla missione e alla filosofia dell’azienda che esaltano, che spaziano dalla sostenibilità ambientale fino alla celebrazione della qualità dei prodotti commercializzati dalle aziende.

La sostenibilità ambientale al centro del francobollo Ambrosoli

 
Il francobollo dedicato all’azienda Ambrosoli, disegnato da Gaetano Ieluzzo, rappresenta un prato in cui un’ape raccoglie del nettare da un fiore giallo, colore che rimanda al miele, ovvero il prodotto dell’azienda. In secondo piano, sulla destra, si trova il caratteristico vasetto contenente il miele Ambrosoli, sul quale è stata apposta la storica etichetta. Su di essa spicca il logo dell’azienda, di forma esagonale, al cui interno vi è scritto “Miele Ambrosoli” in bianco su fondo verde, mentre al di sopra e al di sotto della scritta vi sono due api, ovvero il principale insetto impollinatore e produttore di miele. Sullo sfondo due bambini corrono felici nella natura, la cui cromia spazia sui toni del giallo, elemento che rimanda al colore del prodotto commercializzato dall’azienda.

Immagine 1 – Francobollo dedicato a Miele Ambrosoli (FONTE)

Il francobollo pone quindi l’accento sulla sostenibilità e il rispetto della natura dell’azienda, presentando un’immagine idilliaca in cui i due bambini corrono nella natura incontaminata, dove è posto anche il miele Ambrosoli, che deriva da questo ambiente inalterato. Questo si lega alla filosofia dell’azienda rispetto alla qualità del proprio prodotto, che afferma infatti che: “le materie prime dei nostri prodotti sono ottenute nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, nella consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dall’apicoltura nell’ecosistema”.

La celebrazione della storia aziendale: il francobollo dedicato a Cirio

 
Il francobollo dedicato all’azienda Cirio e curato dal Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., riproduce al centro un manifesto d’epoca, realizzato dall’illustratore e pittore italiano Leonetto Cappiello negli anni Venti del Novecento. Il cartellone, datato al 1921, è stato ripreso senza modifiche e rappresenta una danzatrice attorniata da una serie di prodotti vegetali, come per esempio pomodori, fagiolini e ciliegie che le volteggiano attorno. La donna, insieme ai vegetali, sembra fuoriuscire da una lattina di passata di pomodoro Cirio aperta, che è posta nella parte bassa dell’immagine. Il logo dell’azienda è posizionato al di sopra della latta di passata e presenta soltanto il nome dell’azienda, in maiuscolo e colorato in bianco su fondo blu (colore ripreso anche nello sfondo del cartellone).

Immagine 2 – Cartellone pubblicitario realizzato da Leonetto Cappiello per Cirio nel 1921 (FONTE)

Nel francobollo la pubblicità storica è incorniciata da un riquadro di colore bianco, mentre la parte esterna dell’immagine è dipinta di rosso, colore che idealmente rimanda al pomodoro, verdura alla base delle passate dell’azienda Cirio.

Immagine 3 ­­– Francobollo dedicato a Cirio (FONTE)

Si può quindi ipotizzare che il francobollo sia volto a celebrare ed esaltare la storia aziendale, in quanto pone in primo piano più che il prodotto dell’azienda, una delle più famose pubblicità degli anni Venti del Novecento.

Il mercato internazionale e il racconto della storia dell’azienda: il francobollo De Cecco

 
Il francobollo dedicato al pastificio De Cecco presenta in primo piano l’immagine simbolo dell’azienda, ovvero la spigolatrice, una giovane contadina vestita con tradizionali abiti abruzzesi, che tiene sottobraccio le spighe di grano appena raccolte. Sullo sfondo, oltre al classico colore azzurro che contraddistingue il brand, si trova lo storico attestato a corredo della medaglia d’oro conquistata dal pastificio nel 1893 per “la superiore manifattura, il colore e la tenuta di cottura” dei Macaroni e Vermicelli, presentati da Filippo Giovanni De Cecco all’Esposizione Universale di Chicago. Infine, in basso a sinistra, sono presenti le bandiere italiana e americana, che rappresentano i due Paesi in cui il prodotto è più amato e conosciuto, mentre in alto (al centro) è riprodotto il logo dell’azienda. Il francobollo quindi è volto a porre l’accento sull’internazionalità del brand e la grande diffusione della pasta De Cecco non soltanto in Italia, ma anche negli Stati Uniti d’America.

Immagine 4 – Francobollo dedicato al pastificio De Cecco (FONTE)

Questo però non è il primo francobollo dedicato al pastificio abruzzese: il primo venne emesso nel 2005 da parte delle Poste belghe, in occasione del centesimo anniversario della nomina a Cavaliere del Lavoro di Filippo Giovanni De Cecco; mentre Poste Italiane, in occasione dei 130 anni dell’azienda, hanno dedicato a De Cecco un francobollo commemorativo (per la prima volta nella storia italiana è stato riservato un francobollo a un pastificio italiano).

Immagine 5 – Francobollo emesso nel 2005 dalle poste belghe dedicato a Filippo De Cecco, in occasione dei 100 anni dalla nomina a Cavaliere del Lavoro (FONTE)

Il primo dei due (Immagine 5) presenta nella parte sinistra la fotografia di Filippo De Cecco, posta tra l’iscrizione “1905-2005/ Cavaliere del Lavoro” e l’immagine delle insegne dell’ordine, mentre al di sotto si trova la didascalia “Filippo De Cecco / 100 anni dal conferimento” (il tutto delimitato all’interno di uno sfondo color panna). Nella parte destra il francobollo è completato dalle diciture Prior e Belgique-België (che identificano la tariffa e il paese emettitore), con al centro il simbolo delle poste belghe.

Il secondo (Immagine 6) invece, emesso dalle poste italiane e dal valore di 95 centesimi, raffigura il simbolo dell’azienda, ovvero la spigolatrice in abiti tradizionali abruzzesi, ripresa a mezzo busto, posta sopra al logo del brand realizzato per i 130 anni dell’azienda. Infatti, al di sotto del nome “De Cecco” di colore bianco, vi è la didascalia sottolineata “130 anni” in ocra. Il tutto è poi posto su un fondo di colore blu, altro elemento riconoscitivo del brand.

Immagine 6 – Francobollo dedicato ai 130 anni del pastificio De Cecco emesso da Poste Italiane nel 2016 (FONTE)

Il prodotto posto in primo piano: i francobolli dedicati a Santa Rosa e Vismara

 
Infine, i due francobolli celebrano le due aziende Santa Rosa e Vismara, sono stati creati dall’illustratore italo-argentino Matias Hermo. In entrambi i casi  troviamo in primo piano il prodotto delle due aziende agroalimentari.

Immagine 7 – Francobollo dedicato al marchio Santa Rosa (FONTE)

Al centro del primo (Immagine 7) si trova l’iconico vasetto di marmellata dell’azienda, che contiene fragole, albicocche e ciliegie, ingredienti delle sue confetture. I medesimi frutti inoltre sembrano esplodere all’esterno del contenitore, creando un vortice di frutta che si staglia in primo piano, regalando dinamicità all’immagine. Sul barattolo è inoltre apposto il logo di Santa Rosa, che presenta il nome dell’azienda di colore bianco, su fondo blu, con un contorno (non completo) di colore verde, che nella parte superiore crea la foglia di una rosa di colore blu, fiore che rimanda al nome del marchio. Questa rosetta è riprodotta anche sul tappo del barattolo: ma in questo caso è di colore bianco, per risaltare sullo sfondo blu del coperchio; mentre in basso le rosette si stagliano contro le velature azzurre dello sfondo e sono alternativamente di colore bianco o azzurro.

Immagine 8 – Francobollo dedicato al salumificio Vismara (FONTE)

Nel secondo e ultimo francobollo della serie viene celebrato il marchio Vismara, che nel 2021 è stato inserito nel registro speciale dei «Marchi storici di interesse nazionale». Qui viene rappresentato il busto di un cameriere vestito con abiti eleganti, che sembra proporre direttamente allo spettatore un piatto da portata, in cui sono appoggiati salumi e insaccati marchiati Vismara, come per esempio la mortadella e il salame. In alto, su contro uno sfondo rosso, campeggia il logo aziendale. Quest’ultimo presenta un bordo dorato (che nel francobollo continua idealmente in un nastro del medesimo colore), che racchiude un ulteriore bordino bianco, il quale a sua volta contiene il nome del salumificio “Vismara” su sfondo rosso. Da quest’ultima porzione del logo si può notare un nastrino di colore verde che spunta, con bordature dorate sui lati.

Conclusioni

 
Gli obbiettivi di queste emissioni filateliche, di cui fanno parte, oltre che i francobolli sopracitati, anche altri prodotti quali folder, cartoline affrancate o obliterate e buste, sono diversi e vanno oltre al collezionismo da parte degli appassionati, in quanto sono volti ad esaltare la storia, la tradizione, la qualità e l’importanza, che le aziende selezionate rivestono nel settore agroalimentare italiano.

Inoltre, le immagini rappresentate sui francobolli hanno tutte un elemento comune: il logo dell’azienda è ben identificabile, sia se posto sul contenitore del prodotto commercializzato (come nel caso di Ambrosoli, Cirio e Santa Rosa), sia esso posto solamente a corredo dell’immagine.

Sono da porre in evidenza due eccezioni che si sono riscontrate: la prima riguarda l’immagine scelta nel francobollo dedicato a Cirio, in cui non vi raffigurato il logo attuale, bensì quello storico apposto sulla pubblicità degli anni Venti del secolo scorso; mentre la seconda si può ravvisare nel francobollo dedicato a De Cecco, nel quale non è presente il prodotto da loro commercializzato (come nel caso degli altri quattro), bensì solamente i simboli distintivi del brand (ovvero il colore azzurro e la spigolatrice). Oltre a questo, vengono messi in evidenza la bandiera americana e l’attestato vinto da De Cecco in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1893, elementi volti a contraddistinguere l’internazionalità dell’azienda abruzzese.

Si ringrazia Luca Rossi, studente del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per aver contribuito alla realizzazione e alla stesura di questo paper. Per vedere altri paper a tema artistico, date un’occhiata alla nostra sezione ARTE.

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