Sharing Beauty With All in L’Oréal
Brand in Italy
Sharing Beauty With All in L’Oréal
14/11/2017

Alessandra Olietti, Senior Editor in collaborazione con Elena Garini, Junior Editor
La sostenibilità come approccio olistico e impegno concreto verso ambiente e comunità.

Se qualche anno fa quando si è iniziato a parlare di sostenibilità in azienda, alcuni brand tendevano a considerarla una moda passeggera, oggi l’impegno in materia di CSR – Corporate Social Responsibility – si è trasformato in azioni concrete, capaci di portare reale valore aggiunto all’impresa e al contesto in cui è inserita.

 

Un brand che ha fatto della sostenibilità un asset valoriale centrale per il suo sviluppo strategico è L’Oréal. Le azioni che ha intrapreso nel corso degli anni hanno riguardato iniziative per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la gestione delle risorse idriche, contrastare la deforestazione lungo la propria supply chain e promuovere una nuova economia sostenibile.

 

Lo scorso 8 novembre Brandforum era presente all’incontro annuale, Sharing Beauty With All Day 2017, per assistere alla presentazione del progetto e dei risultati in materia di sostenibilità raggiunti da L’Oréal durante l’ultimo anno di attività.
L’impegno sviluppato su più fronti ha portato, infatti, L’Oréal ad essere riconosciuta nel 2017 tra i leader globali nella sostenibilità d’impresa, aggiudicandosi un posto nella A List stilata da CDP, una piattaforma no-profit globale di rendicontazione ambientale che incoraggia le aziende e i governi a ridurre il loro impatto sull’ambiente.

 

La A List nella quale è stato inserito il brand è relativa alle categorie di clima, acqua e foreste, e ha visto primeggiare L’Oréal in ciascuna delle tre elencate, sottolineando il suo approccio olistico alla sostenibilità d'impresa. “L’Oréal, a metà del percorso verso gli obiettivi per il 2020, ha già intrapreso una profonda trasformazione al fine di raggiungere gli ambiziosi traguardi che si è fissata su una scala ancor più ampia, in particolare sul fronte della salvaguardia del clima, sulla gestione sostenibile delle risorse idriche e sulla lotta alla deforestazione”, con queste parole Jean-Paul Agon, CEO di L’Oréal, sottolinea l’impegno continuativo del brand verso le pratiche sostenibili.

 

(PH: Redazione Brandforum)

 

 

CSR in L’Oréal: Sharing Beauty with All Day 2017


L’orientamento del brand verso la CSR è il frutto delle trasformazioni che stanno caratterizzando la nostra società, in particolare in riferimento ai Millennials che rappresentano i consumatori di domani. Siamo di fronte ad una generazione che dà forte importanza all’impatto dell’agire personale sulla società e che vuole dare il proprio contributo concreto per cambiare il pianeta, ha uno stretto rapporto con la natura vista come fonte di ispirazione e non come materia di sfruttamento, è una generazione che crede che le innovazioni debbano portare un reale progresso e che è alla ricerca del vero e della trasparenza dell’agire dei brand. Di fronte a queste nuove sfide, diventa sempre più impellente la richiesta alle aziende di azioni concrete che sappiano portare un reale valore aggiunto.

 

Presa coscienza di questo panorama, riconoscere la sostenibilità come sfida a livello globale è un punto molto importante nelle strategie di business di L’Oréal, tanto che dal 2013 Alexandra Palt, Chief Corporate Responsibility Officer L’Oréal, ha lanciato Sharing Beauty With All, il programma di sostenibilità del brand che definisce gli obiettivi per il 2020 in relazione alla gestione dell’impatto aziendale lungo tutta la catena del valore.

 

(PH: Redazione Brandforum)


Il programma mira, inoltre, a sottolineare l'importanza strategica dello stesso per ogni funzione, brand, divisione e Paese in cui L’Oréal è presente. Un esempio è il calcolo dei bonus di tutti i Brand e Country Manager che viene ricollegato ai risultati degli impegni di sostenibilità del Gruppo, individuando nella prestazione ambientale e sociale un nuovo indicatore di performance.


La vision di sostenibilità in L’Oréal è un punto centrale e si propone come una sfida da sviluppare in un’ottica collaborativa all’interno del Gruppo, su quattro diversi punti:
innovare proponendo sul mercato prodotti con benefici ambientali o sociali;
produrre riducendo l’impatto sull’ambiente;
sviluppare un quadro di azione responsabile in stretto rapporto tra collaboratori, fornitori e comunità;
promuovere azioni sostenibili anche nella quotidianità.

 

(PH: L'Oréal – Ufficio Stampa)

 


I risultati raggiunti in Italia


Se a livello globale sono stati raggiunti dei buoni risultati è anche grazie al peso dell’Italia, che si è rivelata essere uno dei Paesi nel quale il progetto “Sharing Beauty with All Day” ha riscosso maggior successo, diventando un modello di riferimento da imitare per altre Nazioni.

 

In Italia emblematico è il caso dello stabilimento di Settimo Torinese, uno dei migliori risultati  di L’Oréal in materia di sostenibilità. Riconosciuto come uno dei più avanzati in Italia su temi ambientali da parte del Ministero dell’Ambiente, nell’ultimo anno si è distinto per: accrescimento cultura sicurezza-ambiente dei lavoratori; certificazioni ISO in materia di ambiente, sicurezza, energia, qualità; riduzione consumo idrico (oltre il 40% dal 2005); riduzione CO2 ( 100% dal 2005), riduzione dei rifiuti.

 

A livello corporate la crescita dell’impegno del brand è rappresentata da:
– coinvolgimento attivo di tutti i brand del Gruppo in azioni sostenibili;
– iniziative a favore della ricerca (L’Oréal Italia – Per le Donne e la Scienza, sostenendo la ricerca scientifica attraverso borse di studio a giovani donne ricercatrici);
– attività per ridurre l’emarginazione sociale (supporto alla Comunità di San Patrignano con corsi di formazioni per giovani emarginati);
– promozione di attività formative per giovani diversamente abili (L’Arte nel Cuore).

 


L’Oréal: una Slow Factory?


Questo approccio in materia di CSR, unito ai risultati raggiunti nel 2017, mostra la coerenza strategica tra le attività reali che il brand compie lungo tutta la supply chain, ma al tempo stesso sottolinea l’integrazione con le iniziative filatropiche promosse.
Come emerso anche durante lo Sharing Beauty With All Day 2017, gli aspetti analizzati ci portano a considerare – dall’esterno – L’Oréal come una Slow Factory in cui l’attenzione verso la sostenibilità diventa un asset valoriale imprescindibile per lo sviluppo dell’impresa, sia internamente sia esternamente.

 

A supporto di ciò si colloca la visione della CSR proposta da Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano, che in chiusura dell’evento ha sottolineato la necessità di “un approccio collettivo che si traduca in responsabilità di ciascuno nella fase di transizione verso un’economia globale che sta diventando sempre più sostenibile. Occorre promuovere l’innovazione qualitativa dei prodotti e l’utilizzo di nuovi strumenti per crescere e vincere le sfide della globalizzazione”.

 

(PH: Redazione Brandforum)

A cura di

Alessandra Olietti

Redattore Senior 

Project Manager Eventi

Collabora con Brandforum da gennaio 2012

Forte interesse per la scrittura sul web e sui social, nonché per il mondo del brand, in particolare per le strategie comunicative applicate al business turistico. Su questa tematica nel 2018 ha scritto un libro per FrancoAngeli - "Turismo digitale. In viaggio tra i click" - con Patrizia Musso.

Dal giugno 2015 collabora nell'organizzazione di Slow Brand Festival, un appuntamento annuale - ideato dal Direttore di Brandforum - dedicato alle riflessioni sul fenomeno Slow in Italia. 

Si è laureata con lode presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi magistrale sulla comunicazione aziendale attraverso gli spazi, riletta alla luce delle teorie dei media digitali e del marketing esperienziale. Attualmente è Docente a contratto presso il medesimo ateneo, nonché formatore e consulente aziendale

In Università Cattolica è inoltre Career Adviser (CIMO. Comunicazione per le imprese,i media e le organizzazioni complesse) e Coordinatore dell'International Master in Cultural Diplomacy.

Oltre alle attività accademiche, si occupa di Coordinamento Media e Marketing per Alchemilla Cooperativa Sociale  in relazione al progetto "Artoo. L'arte raccontata dai bambini", una start up innovativa che propone un modo nuovo di avvicinarsi all’arte, promuovendo l'autoralità e il protagonismo culturale dei bambini anche in età prescolare.

Nel tempo libero cucina, legge e appena può scappa tra i monti.

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