“The Icon Club”: Mc Donald’s lancia una campagna per celebrare i prodotti più iconici
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“The Icon Club”: Mc Donald’s lancia una campagna per celebrare i prodotti più iconici
16/01/2015

Rebecca Rabozzi, Redattore Senior di Brandforum.it
Più è alta la notorietà di un brand, più questo non ha bisogno di presentazioni. Parliamo di grandi colossi come Mc Donald’s che di recente ha lanciato “The Icon Club” sfruttando la riconoscibilità dei suoi prodotti più iconici.

Più è alta la notorietà di un brand, più questo non ha bisogno di presentazioni. La storia pubblicitaria recente è ricca di esempi di campagne di grandi aziende che hanno utilizzato soltanto il proprio logo per firmare spot, annunci e affissioni. Parliamo di grandi colossi come Nike, Audi, Apple. E Mc Donald’s.


Nel luglio 2014 l’agenzia TBWA di Parigi ha sviluppato una nuova campagna di comunicazione, chiamata "Big 6" proprio per sottolineare l’unicità del brand Mc Donald’s e celebrare la popolarità dei suoi sei prodotti più famosi.


Non soltanto il marchio a “doppio arco”, ma anche la forma dei panini della celeberrima catena di fast food è facilmente riconoscibile. Il Big Mac, il Cheesburger, le patatine, i Chicken McNuggets, il Filet-O-Fish e il Sundae sono considerabili a tutti gli effetti sei prodotti iconici. Tanto da essere trasformati in vere e proprie icone! Non serve nemmeno una didascalia a ricordare il nome dei prodotti: non c’è bisogno di parole per riconoscerli e – per chi li ha assaggiati almeno una volta – ricordarne il gusto.


Anche la presenza di un logo sarebbe stata ridondante. La “M” gialla compare in modo discreto, a lato, come a sostituire la (R) che indica un marchio registrato.
Ed ecco che queste illustrazioni stilizzate sono state declinate su tutti i mezzi di comunicazione disponibili.


“Quando è il prodotto a parlare per se stesso, cos’altro c’è da aggiungere?” ha dichiarato TWBA, “Ma soprattutto, perché dovremmo aggiungere qualcos’altro?”.


La campagna ha avuto così successo in Francia da arrivare anche in Italia. Da qualche giorno troviamo queste icone anche nelle principali città italiane: riempiono i grandi billboard , le bacheche delle pensiline dei mezzi pubblici, le pagine dei giornali e dei social network.
Notiamo un’unica differenza: al posto del panino con il pesce, forse non molto amato dagli Italiani, compare l’illustrazione del box “Happy Meal”. Questa icona è stata sviluppata con uno stile coerente alle altre, ma è forse la meno riuscita secondo il concept iniziale: è infatti l’unica caratterizzata da una grande predominanza del logo Mc Donald’s nella “M” gialla che chiude la sommità della scatola. Il confronto appare evidente con l’icona delle patatine, da cui è stato eliminato il logo che solitamente ne contraddistingue la confezione.


Dal 15 gennaio è stata lanciata un’applicazione mobile chiamata “The Icon Club”, che permette di creare una composizione di musica elettronica a partire dalle icone protagoniste della campagna. A ogni prodotto corrispondono 8 diversi suoni da mixare, divisi per categorie (“beats sound” per il Big Mac, “bass sounds” per le patatine, “FX sounds” per l’Happy Meal, “leads sounds” per i Chicken McNuggets, “Vox sounds” per il Sundae e “pad sounds” per il Cheeseburger), quattro subito disponili e altri quattro sbloccabili interagendo con le affissioni.
Recita la comunicazione Mc Donald’s: “Puoi ottenere altri suoni per rendere la tua traccia ancora più bella. Fotografa con la speciale funzione interna all'app tutte le icone McDonald's che trovi in città e nei ristoranti e aumenta il tuo divertimento”.

 

Disponibile su Google Play e iTunes, l’app è stata sviluppata da Tribal DDB in collaborazione con la start-up svizzera specializzata in marketing e realtà aumentata, che ha lanciato la tecnologia Logo Grab.
Logo Grab permette all’utente di accedere a contenuti extra attraverso il riconoscimento del logo di un brand con la fotocamera di uno smartphone. Per “The Icon Club” questa funzionalità è integrata direttamente nell’applicazione gioco.
Il meccanismo, simile a quello dei QR-code, ha il vantaggio di sfruttare l’unicità del marchio, facilmente riconoscibile e memorabile per il consumatore (sicuramente più di un codice a barre). Tuttavia, come tutte le nuove tecnologie intelligenti, ci sono dei limiti di utilizzo: come per i QR-code, è fondamentale la posizione in cui si trova il logo da fotografare. Funzionano particolarmente bene quelli posizionati su oggetti alla portata dell’utente, su carta stampata o affissioni “ad altezza uomo”; più difficile per il sistema trovare corrispondenza con logo inquadrati sulle maxi-affissioni dei palazzi o quelle posizionate oltre i 2 metri di altezza.

 

L'app permette di registrare, salvare in locale e condividere sui social (Facebook e Instagram) le proprie tracce, anche in formato video con le icone dei diversi prodotti utilizzati che si alternano in sincronia con l’audio. Gli utenti sono invitati a far votare le proprie creazioni: in palio la possibilità di essere inseriti nella playlist ufficiale di Mc Donald’s Italia su Spotify.

A supporto del lancio dell’applicazione, è stato organizzato un evento a Milano: appuntamento per il 17 gennaio in Piazza Mercanti, dalle ore 15 per ascoltare le composizioni che DJ Molella e DJ Ross dell’emittente radio M2O hanno creato e creeranno attraverso l’app.
 

A cura di

Rebecca Rabozzi

Redattore Senior
Collabora con Brandforum.it dal 2009

Docente di Content Marketing, Digital Communication & Social Selling e cultore della materia per il corso di "Storia e linguaggi della pubblicità" della Prof.ssa Patrizia Musso presso l'Università Cattolica di Milano, dopo una lunga esperienza in agenzie pubblicitarie di calibro internazionale (tra cui Dentsu Aegis Network e Publicis Groupe), attualmente si occupa di Retail Marketing.

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