Versace
Versace

Simbolo dell’italianità e del Made in Italy nel mondo, la storia della maison Versace iniziò quando Gianni Versace, il suo fondatore, decise nel 1972 di lasciare la Calabria e di trasferirsi a Milano per disegnare una collezione per la ditta di confezioni “Florentine Flowers”.

Egli imparò le basi del mestiere nella sartoria materna, a Reggio Calabria, dove iniziò a realizzare i propri abiti.

Le sue abilità creative, ma anche il supporto dato dalla famiglia, in particolare dai fratelli Donatella e Santo, furono gli ingredienti essenziali per gettare le basi di quel sogno che avrebbe preso corpo di lì a poco: dopo essere stato direttore creativo di diverse maison ed essersi fatto conoscere nel mondo della moda milanese, fondò nel 1978 la Gianni Versace, introducendo una nuova immagine di donna come simbolo di trasgressione, libertà, potere e autorevolezza.

La forza del brand fu sicuramente quella di presentare abiti innovativi in metallo, con cinghie, borchie e inserti in pelle, in grado di creare look audaci e rivoluzionari per l’epoca. 

Un tragico evento segnò l’inizio di una crisi che investì profondamente la maison: il 15 luglio nel 1997, Gianni Versace venne ritrovato senza vita nella sua villa a Miami Beach, ucciso da due colpi di pistola.

Dopo essere stata alla guida della linea giovanile Versus, la sorella Donatella ha saputo traghettare l’azienda nel nuovo millennio e le ha infuso nuova linfa vitale dopo la tragica scomparsa di Gianni, permettendole di percorrere una strada nuovamente colma di grandi traguardi.

Nel 2018 Versace è stata ceduta al gruppo fondato da Michael Kors, Capri Holding, per 2,12 miliardi di dollari, mantenendo Donatella Versace alla direzione creativa del brand. 

Figura 1. Logo Versace 1980

Due anni dopo la fondazione della casa di moda, datata 1978, il suo stilista, Gianni Versace, presentò il logo prescelto per rappresentarla: costituito unicamente dal logotipo ‘Gianni Versace’, scritto utilizzando il font Avant Garde Light, esso risulta semplice ma elegante. Le lettere simmetriche si avvicinano l’una all’altra, come a costituire gli anelli di una catena (tratto distintivo della maison meneghina).

Figura 2. Logo Versace 1990

Nel 1990 il logotipo venne modificato: si scelse di optare per un carattere più leggibile e audace, in grado di evidenziare i tratti caratterizzanti di un’identità di marca ormai forte e consolidata. Il font utilizzato fu Radiant Medium, capace di conferire al marchio un aspetto più incisivo e marcato.

Figura 3. Logo Versace 1993

L’iconica immagine della testa di Medusa venne introdotta per la prima volta nel 1993 e da allora è il tratto distintivo della maison: inscritta in una cornice circolare grecata come una moneta antica o un’effige da scudo, quasi a testimoniare la classicità della sua moda, fu scelta la raffigurazione della Medusa Rondanini, testa di marmo del periodo augusteo copiata da un originale greco. 

Sulla scelta della Medusa sono state portate avanti numerose ipotesi: viene ricondotta al tentativo di omaggiare le gloriose civiltà del Mediterraneo, interpretata come simbolo di seduzione e attrazione fatale o, ancora, collegata alla lussuria e alla vanità, caratteristiche intrinsecamente legate al mondo del lusso.

Tuttavia, Donatella Versace, in alcune interviste, ci offre una spiegazione molto più semplice: i fratelli Versace hanno origini calabresi e spesso, quando erano piccoli, si ritrovavano a giocare vicino a scavi archeologici, dove Gianni vide per la prima volta la figura della Medusa, rimanendone profondamente colpito.

Inoltre, l’introduzione dell’immagine di Medusa, che significa in greco ‘protettrice, guardiana’, rappresenta il simbolo di buon auspicio per un glorioso futuro della casa di moda: possiamo quindi affermare che, dietro a questa scelta dello stilista, si celasse il desiderio di rendere le proprie collezioni intramontabili, mitologiche.

Non si tratta, dunque, di un semplice decoro: questa immagine è in grado di richiamare al passato di Versace, ai luoghi dove tutto ebbe inizio e dietro cui si cela una storia personale e famigliare che dura da oltre quarant’anni.

Figura 4. Logo Versace 1996

Nel 1996 venne ripreso il logo di qualche anno prima (1990) e si scelse di mantenerne il font (Radiant Medium), così come la dimensione delle lettere, optando però per l’eliminazione del nome del designer.

Figura 5. Logo Versace 1997

Nel 1997, a causa della prematura morte del suo fondatore, l’azienda si trovò ad affrontare un periodo di profonda crisi, tanto creativa quanto economica, e anche il logo ne uscì rinnovato: il nome della casa di moda è arcuato sotto l’emblema circolare della Medusa e il volto della creatura mitologica acquisì dei tratti più teneri e femminili, forse proprio perché in quel periodo la sorella di Gianni Versace, Donatella, stava subentrando alla guida della maison, portando avanti il prezioso lavoro del fratello.

Figura 6. Logo Versace 2008

L’ultimo restyling, datato 2008, porta con sé piccole modifiche: lo spessore delle lettere è diminuito, accompagnato dalla scelta di un carattere più sobrio e spaziato, mentre l’immagine della Medusa, parte integrante del DNA della maison, è stata alleggerita dal punto di vista grafico.

Si ringrazia Elisa Comazzi, studentessa CIMO – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per aver contribuito alla realizzazione di questa Logo Tale.

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