Alla ricerca della meritocrazia
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Alla ricerca della meritocrazia
07/02/2022

BRAND RENAISSANCE

Mario Franzino (Guest di Brandforum) Former Ceo BSH Italia e Consulente manageriale in questo interessante articolo di Business People propone una riflessione estremamente attuale sul mondo delle aziende.

Che ci si stia muovendo per favorire la definizione di un nuovo sistema socio-economico è un dato di fatto. Ci troviamo – dopo anni vissuti, in alcuni casi, irresponsabilmente – a dover agire con velocità e determinazione. D’altra parte, lo facciamo sia per noi che per i nostri figli, così come per le nostre aziende e le nostre città. Credo anche che sia assolutamente irresponsabile, nel 2022, farsi cogliere impreparati. Quello che preoccupa è la presenza di organizzazioni che ancora oggi tentano, in modo assolutamente deprecabile, di blandire il consumatore. Promuovono campagne roboanti a favore di comportamenti etici e responsabili, mentre concretamente fanno poco o nulla per assecondare la transizione. 

Tutto questo è pericoloso, perché la malafede di alcuni rischia di vanificare l’impegno di chi, con eccellente progettualità e senso di responsabilità, affronta il tema considerando i contesti e le possibili conseguenze. Ecco perché gli interventi legali e punitivi nei confronti del greenwashing sono certamente fondamentali, ma non sufficienti: non può bastare esclusivamente un inasprimento del controllo per determinare una “nuova cultura” nell’approccio consapevole. Servono più partecipazione e volontà da parte di tutti! Viviamo gli anni della “Consumer Centricity” e l’attività svolta sul consumatore, da parte delle aziende, per conoscerne abitudini e gusti è cosa ormai risaputa. Tutte le aziende puntano su di noi! È bello e motivante essere coinvolti in questo gioco virtuale dove la rete informa e guida costruendo una nuova struttura sociale.

Ciò non significa, tuttavia, che noi non dovremmo valutare la natura e gli obiettivi dei messaggi e di chi ce li invia. Sappiamo bene che dietro ogni azienda ci sono individui che, attraverso il loro modo di essere e di fare, implementano strategie, attività e – ovviamente – prodotti. Tutti ci auguriamo che attraverso queste trasformazioni si crei una maggiore trasparenza che è una condizione ormai fondamentale per noi e tanto richiesta dalle nuove generazioni.

Siamo in attesa di contesti più meritocratici! Non a caso, nel suo ultimo saggio Aristocrazia 2.0 anche Roger Abravanel affronta con determinazione e lucidità il tema della meritocrazia e come nel tempo la stessa sia stata approcciata nel nostro Paese. Abbiamo molta strada da percorrere e gap da colmare in ogni ambito, ma senza una vera presa di coscienza individuale i tempi necessari alla trasformazione subiranno enormi ritardi e tutti siamo consci di non potercelo più permettere. Sostenibilità significa soprattutto essere consapevoli, rispettosi e partecipativi, aiutando anche con piccoli ma necessari gesti il nuovo che avanza. Se ben riflettiamo, nulla di nuovo, visto che la storia moderna è costellata di esempi virtuosi. Uomini di coraggio, visione e lealtà, capaci di innovare in ogni cosa assumendosi responsabilità enormi. 

Per Adriano Olivetti, ad esempio, il prodotto era la giusta risultante di un percorso fuori dagli schemi, che andava interpretato dal gruppo quotidianamente con capacità e soprattutto coerenza. Doveva garantire insieme sostenibilità produttiva, economica e sociale. Un uomo che nel suo periodo storico non ebbe vita facile, ma riuscì nell’intento e l’intero Paese ne trasse beneficio. Un grande italiano che oggi per capacità di visione, modernità di pensiero e azione, nonché valore, sarebbe in grado di affrontare ancora qualsiasi sfida.

Si ringraziano Mario Franzino e Business People per la gentile concessione alla ricondivisione del pezzo (link all’articolo).

Allegati

A cura di

Mario Franzino
Former Ceo BSH Italia e Consulente manageriale

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