La partita del futuro: “l’engagement digitale” dei club della Premier League in Gran Bretagna
Brand Trends
La partita del futuro: “l’engagement digitale” dei club della Premier League in Gran Bretagna
04/09/2013

Matteo Bassan, Guest di Brandforum.it
Il match più importante, per il calcio 2.0 si gioca oramai non più solamente negli stadi di ultima generazione come lo Juventus Stadium o l’Allianz Arena di Monaco, ma soprattutto sulla rete.

Il match più importante, per il calcio 2.0 si gioca oramai non più solamente negli stadi di ultima generazione come lo Juventus Stadium o l’Allianz Arena di Monaco, ma soprattutto sulla rete e se vogliamo essere ancora più precisi, la partita si gioca sul ben  più vasto e fondamentale campo del digital.

 

Nel Regno Unito, già da diversi anni, tutti i club nessuno escluso, dalla League Two sino alla Premier League, stanno cercando un engagement ‘digitale’ come dicono gli inglesi, con i propri tifosi. Di sicuro l’interazione con il proprio club non manca ai tifosi albionici che si indetificano all 100% con i colori della propria squadra del cuore. Dai club inglesi c’è da imparare molto in fatto di brandawereness e di fidelizzazione del cliente: essi sono l’esempio di come un’azienda, non solo nello sport, dovrebbe comportarsi con i propri clienti/tifosi e di come essi si sentano parte di un un determinato brand, un approccio molto emozionale che spesso funziona anche fuori dal rettangolo di gioco.

 

 

 

Uno dei fenomeni più rilevanti da questo punto di vista, sono  sicuramente le web tv dei club della Premier League: le web tv ufficiali stanno prendendo sempre più piede al di là della Manica, in quanto riescono a coinvolgere non solamente il tifoso locale o nazionale, ma soprattutto quel tifoso internazionale che non vive nella città o nel paese della squadra.

 

Un esempio lampante è stata la partita amichevole tra il Liverpool ed il Celtic di Glasgow, dove la web tv dei Reds ha registrato per la diretta streaming ben 30,000 visitatori unici che si sono gustati questa amichevole di Luglio, match che faceva parte della tourneè asiatica della squadra del Merseyside.
I Reds  con la loro LFCTV, sono stati tra i primi a capire l’importanza di espandersi nel mondo virtuale  dando la possibilità ai propri tifosi di ricevere contenuti davvero unici e speciali in esclusiva, abbonandosi alla propria tv ufficiale. Tramite due tipi di abbonamenti, mensile o annuale, il tifoso del Liverpool ha la possibilità non solo di ricevere le news in esclusiva dei 5 volte campioni d’Europa, ma di potersi vedere contenuti extra come: interviste, amichevoli in streaming, match storici dei Reds classificati per stagione, gli highlighs degli incontri di Premier League ed i vari eventi che il club organizza durante la stagione sportiva e non solo.

I numeri di Liverpool TV sono impressionanti: 40,000 iscritti, 110 milioni di pagine consultate per mese dagli utenti della rete ed il riconoscimento quale migliore web tv della Premier League.

 

StreamUK con la piattaforma digitale Stream Media Platform, aiuta il Liverpool ad essere uno dei club migliori della Premier non solo sul campo da gioco, ma anche sul ben più vasto e in alcuni casi complicato campo quale è internet. I contenuti video caricati dal club della città dei Beatles, vengono archiviati in varie playlist dando la possibilità di organizzare un vero e proprio palinsesto televisivo, sia con contenuti on-demand che di eventi in live streaming, come per esempio le amichevoli, le tourneè pre-season o i match dell’academy,  come viene chiamata la squadra primavera nel Regno Unito.

 

Il brand Liverpool è uno dei brand calcistici più noti al mondo ed il lavoro dei Social e Digital Marketing manager del club sta davvero fruttando bene alla reputazione della squadra. Sui social, la squadra di Steven Gerrard registra numeri da Scudetto: 1 milioni ed 850 mila followers solo su Twitter, 12 milioni di likes su Facebook ed un canale YouTube con 260 video caricati 166 mila iscritti ed un totale di 23 milioni di visualizzazioni rendono il Liverpool un marchio di incredibile portanza sulla rete, ma soprattutto è stato uno dei primi club che ha creduto fin dal principio sulla forza della rete per raggiungere anche gli angoli più remoti del globo.

 

Matteo Bassan: Classe 1985, padovano, laureato in Economia Territoriale e Reti d’Imprese nel 2010 (Univ. di Padova) e Postgraduate al Birckbeck College Univeristy of London in Digital Media Management. Rugbista per passione e per fortuna, inizia la propria carriera lavorativa con uno stage presso il gigante mondiale dell’occhialeria Sàfilo, al dipartimento House Brand Marketing. Conclusasi l’esperienza aziendale torna al rugby, questa volta dietro la scrivania, in veste di  Assistant Marketing Manager alla Rugby Rovigo durante la stagione sportiva 2010. Grazie a questa splendida esperienza nello sport professionistico, matura in sé la voglia di mettersi in gioco sempre e comunque, non solo in Italia. Amante della cultura Anglosassone ed anglofilo di ferro, emigra a Londra ed entra a far parte di Perform Group, multinazionale del Digital Sport,  con HQ nel South West London.  Dall’Ottobre 2012 lavora per StreamUK,  azienda  specializzata nell’Online video e Webcasting con importanti clienti quali BBC, Guardian ed il Liverpool FC, in qualità di Channel Marketing Manager.  Adora la Mod Culture, passare il sabato pomeriggio diviso tra football (West Ham) e rugby (Harlequins),  passeggiare lungo il Tamigi e chiaccherare nel suo local pub. E-mail: bassan.ma@gmail.com

A cura di

Ti potrebbe interessare anche...

Ecco come la campagna “Pop by Nature” e l’apertura della Chiquita House hanno portato nel mondo della comunicazione l’arte pop.
Negli ultimi anni, le produzioni audiovisive e il Branded Entertainment hanno cominciato a raccontare anche i luoghi: sono molte le produzioni che si stanno avvicinando a questa pratica, promuovendo e valorizzando il territorio attraverso destination branding e place branding.