Moleskine Café: la reinterpretazione del caffè letterario in chiave slow
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Moleskine Café: la reinterpretazione del caffè letterario in chiave slow
02/08/2016

Rebecca Rabozzi, Redattore Senior di Brandforum.it
Il 25 luglio è stato inaugurato a Milano il primo Moleskine Café cittadino, un reloading moderno dei classici “caffè letterari” in chiave slow.

Il tempo è una risorsa che sta diventando sempre più preziosa, soprattutto in contesti metropolitani dai ritmi frenetici. Come Milano. Negli ultimi anni si sono moltiplicati in città molti spazi ibridi, pensati come luoghi di incontro, in cui ritrovare il tempo per se stessi, leggendo un buon libro (cartaceo o digitale) e sorseggiando una tazza di caffè o un bicchiere di vino. Lentamente, prendendosi il proprio tempo.

Emblematica in questa chiave di lettura la scelta di alcuni naming delle caffetterie-librerie, come il “Bistro’ del tempo ritrovato” di Via Foppa, “L’osteria dell’Utopia” di Via Vallazze o “La libreria del mondo offeso” di Piazza San Simpliciano.
Va da sé che in queste nuove realtà trovino naturale esposizione prodotti biologici, a Km 0 e di presidio Slow Food, che gli avventori possono degustare in loco o – in molti casi – acquistare come nella piccola bottega di quartiere.

 

In questo territorio fertile si è sapientemente inserita Moleskine, l’azienda (milanese) produttrice dei famosi taccuini d’artista, con l’apertura del primo “Moleskine Café” cittadino, proprio a Milano.


Inaugurato lo scorso 25 luglio in Corso Garibaldi 65, nel quartiere di Brera, nel cuore del distretto del design milanese, il Moleskine Café si presenta come il reloading moderno dei classici “caffè letterari” offrendo nello stesso spazio fisico una commistione di molteplici realtà: dalla galleria d’arte alla caffetteria, dalla libreria all’area di relax, dallo spazio per lo smart working al negozio di design.

 

«Abbiamo seguito le tendenze del mercato retail e la crescita dei cafè come luoghi alternativi all’online per offrire un esperienza di brand a 360 gradi» ha dichiarato l’amministratore delegato di Moleskine, Arrigo Berni.


«Il progetto del Moleskine Café rappresenta una tappa importante nel percorso di crescita dell'azienda, volto ad esprimerne il potenziale come 'lifestyle brand' della classe creativa contemporanea. Abbiamo una visione chiara e distintiva per il Moleskine Café. Vogliamo offrire ai nostri clienti una proposta retail innovativa, in grado di unire in un unico luogo dal design essenziale, tipico di Moleskine, la dimensione del food, della creatività e dello shopping. Credo che questa visione rifletta appieno il crescente interesse da parte dei consumatori verso format retail che offrano un'experience non solo legata all'acquisto».

 

In questo nuovo spazio non solo il brand si rende accessibile al consumatore, che – come nei più famosi branded bar di lusso – può far propria l’esperienza diretta con il mondo della marca, ma è il brand stesso a dilatare il tempo, accompagnando il consumatore in un viaggio dal ritmo decisamente più lento.


Il Moleskine Café, studiato con la consulenza di Interbrand, viene presentato come “uno spazio nuovo che vibra di energia per rinfocolare la creatività, offrendo al tempo stesso un'oasi di pace per una pausa di relax e di riflessione”. Sarà anche teatro di conferenze e mostre tematiche durante il corso dell’anno, dedicate ai milanesi, ma anche ai molti turisti che visitano la città – tutti potenziali clienti dell'Azienda.


All’esterno appare come uno dei tanti locali milanesi, con i tavolini all’aperto, ma all’interno le funzionalità dello spazio si moltiplicano.

Il concecpt del locale è stato sviluppato attorno all'idea del Moleskine Café come "My Daily Fix of Inspiration" (la mia dose giornaliera di ispirazione) e prende vita nello spazio, sempre mantenendo l’essenzialità della cromia Moleskine (bianco e nero).

 

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Sulla sinistra si trova uno spazio attrezzato per lo smart working, con postazioni di lavoro e prese di corrente. Altre postazioni, più tranquille, sono disponibili anche al piano superiore, su un soppalco che ospita anche una piccola libreria di design e una intima saletta relax.

 

 

 

Al centro – la vera e propria caffetteria, con la vetrina al banco e i tavolini. Il caffè servito al Moleskine Café è prodotto in esclusiva da Sevengrams, azienda di torrefazione milanese, con miscele mono-origine appositamente selezionate, provenienti da tutto il mondo. È anche possibile acquistarle in speciali confezioni brandizzate, esposte come in una piccola galleria d’arte, personalizzate dalle illustrazioni di diversi artisti, che raccontano la storia e le origini di queste miscele di caffè. Anche il menù è coerente con lo stile Moleskine: non solo una lista à la carte di cibi e bevande, ma un racconto illustrato sulla storia di ogni miscela di caffè (si legge: “every one has a story to share with you”, ognuna ha una storia da condividere con te).

 

 


Sulla destra, infine, si trova un piccolo corner shop, che unisce il negozio fisico off-line – in cui sono esposti i principali prodotti Moleskine – e il mondo digitale del brand, con contenuti speciali e video presentati su uno schermo attivabile dalle Moleskine+ Smart Notebook. È questo il vero angolo creativo, in cui si può provare in prima persona una delle nuove feature di prodotto: la possibilità di trasformare all'istante disegni fatti a mano in veri e propri file digitali.

 

 

Il Moleskine Café di Milano è il secondo in ordine di tempo, dopo quello aperto presso l’aeroporto di Ginevra a fine 2015, ma l’azienda punta a rendere questo nuovo spazio un format da esportare in tutto il mondo, insieme a quello dei Moleskine Store. E ogni grande centro cittadino è potenzialmente il luogo ideale per accogliere questa nuova realtà come risposta al crescente bisogno del consumatore di ritrovare una propria dimensione slow. Perché al Moleskine Café “è anche possibile trovare il silenzio perfetto per staccare la spina, leggere e creare”.

 

A cura di

Rebecca Rabozzi

Redattore Senior
Collabora con Brandforum.it dal 2009

Docente di Content Marketing, Digital Communication & Social Selling e cultore della materia per il corso di "Storia e linguaggi della pubblicità" della Prof.ssa Patrizia Musso presso l'Università Cattolica di Milano, dopo una lunga esperienza in agenzie pubblicitarie di calibro internazionale (tra cui Dentsu Aegis Network e Publicis Groupe), attualmente si occupa di Retail Marketing.

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