Quarta edizione di Slow Brand Festival 2018: il racconto – II parte
Slow Brand
Quarta edizione di Slow Brand Festival 2018: il racconto – II parte
08/06/2018

Francesca Marzari, Rossella Monterisi – Network di Brandforum.it
Seconda parte dello storytelling di Slow Brand Festival, con ulteriori riflessioni attorno alle tematiche #slow affrontate durante l’evento.

Le riflessioni sul tema dello #slow hanno animato anche il secondo panel di Slow Brand Festival (qui il racconto della I parte) incentrato sull’ “Essere un Brand tra dinamiche fast e slow”, moderato da Sergio Tonfi (Editor Superbrands) che ha esordito dicendo: “quando penso ai Superbrands non mi viene in mente subito la parla #slow, ma poi scavando dentro la loro realtà si scopre che i segreti e i successi di un’azienda stanno dentro le sue aree slow e le cose che fanno”.

 

 

Su questo filone, Natascia De Cata, Pr Marketing Department ARAN World, spiega come un’azienda come la sua, che lavora con 120 paesi nel mondo e che inevitabilmente ha ritmi molto frenetici, riesca ad essere anche slow. “I prodotti più importanti e innovativi del nostro brand sono nati in momenti slow e questo è avvenuto perché ci siamo presi del tempo per riflettere e per porci delle domande come ad esempio: come possiamo, tra 30 anni, rimanere sul mercato?” Queste riflessioni #slow li hanno portati all’ideazione e alla produzione di prodotti brevettati, come Oasi – cucina presentata al Salone del Mobile 2018, in collaborazione con l’architetto Stefano Boeri. Si tratta di un blocco tavolo da pranzo-piano cottura con al centro un albero che simbolicamente getta il seme di una tematica assolutamente #slow: la cucina è vista come un’oasi di pace, un piacevole momento di condivisione con la famiglia in cui prendersi un attimo di respiro dalla vita troppo frenetica e #fast che c’è fuori.

 

 

Chi rappresenta l’anima #slow del suo brand, nonostante abbia caratteristiche #fast per il consumo di prodotti che offre, è Andrea Dipace, Brand Equity & Communication Manager Mulino Bianco. Il suo ruolo è quello di guardare avanti e provare a costruire un’immagine di marca proiettata verso il futuro.
Un punto chiave per il brand, nonostante i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, è sempre rimasta la dimensione sognata del mulino, tuttora forte da riuscire a conquistare i cuori di tutti gli italiani. “#Coraggio e #impegno sono i valori che si tramandano all’interno dell’azienda, luogo stesso che attiva l’impegno delle persone e che fa della #curiosità il suo punto di forza. Cercare di capire come e dove stanno andando il mondo e il mercato, così come prendere il tempo di dire dove si vuole arrivare, sono aspetti fondamentali da prendere in considerazione se si vuole essere un brand #slow”.

 

(Ph. Giulia Giaccon) – Andrea Dipace – Mulino Bianco, Lucia Adamo – Thun, Sergio Tonfi – Superbrands, Patrizia Musso, Natascia De Cata – Aran World @ Slow Brand Festival 2018

 

 

Analogamente Lucia Adamo, Direttrice Fondazione Lene Thun Onlus e Responsabile Recruiting e Development Thun, spiega l’investimento #slow che la sua azienda ha fatto: “Abbiamo deciso di lasciare il tempo alle persone, per fare altro. Il 12% del tempo lavorativo dei nostri collaboratori è dedicato ad attività extra, come salute e benessere (2%), formazione generale (2%), momenti conviviali (3%) e di confronto ed attività di volontariato (5%)”.

 


Un secondo investimento in cui l’azienda si impegna, tramite la Fondazione Lene Thun Onlus, è un progetto di responsabilità sociale, una missione che coinvolge dipendenti, comunità e volontari offrendo un aiuto concreto di servizio permanente in 19 ospedali nei confronti di 9000 bambini affetti da malattia oncologica.
Questo progetto è raccontato durante #SBF018 in modo esperienziale, facendo direttamente vivere agli ospiti in sala un momento #slow: come? Utilizzando argilla da modellare con le mani, tenendo per qualche attimo gli occhi chiusi, al fine di misurarsi con le proprie abilità, emozioni e sensazioni. “Lasciamo poco spazio alle nostre mani, le quali generano intelligenza, effetti benefici e ci riportano ad una dimensione infantile ed emozionale”.

 

(Ph. Giulia Giaccon) – Momento esperienziale durante #SBF018

 

 

In bilico tra fast e slow

Si è parlato di lentezza, di oasi di pace, di lasciare tempo alle persone, ma realtà super #fast come lo sono Google, Enel e Fastweb come possono incorporare al loro interno una tale filosofia di vita? Questa è la sfidante domanda posta da Patrizia Musso agli ospiti che hanno partecipato al 4 panel. Paola Marazzini, Director Agency and Strategic Partnership di Google Italia, spiega come, un brand che vanta 500 innovazioni di prodotto all’anno e che viaggia alla velocità della luce, possa contemplare anche momenti di lentezza. “Google è un’azienda che dà una straordinaria attenzione alle persone e, se essere lenti vuol dire e riguarda anche questo aspetto, allora siamo super #slow!” Ambienti di lavoro particolarmente gradevoli, rilassanti, stimolanti e attrezzati per fare sport sono gli elementi segreti che permettono a Google di abbracciare una concezione e una visione di questo tipo. Ma non solo, l’ascolto delle persone da parte dei manager è un secondo ingrediente fondamentale che permette all’azienda di avere un profilo #slow.

 

 

Le riflessioni su questo tema continuano grazie all’intervento di Paolo Bonifati, Responsabile Mercato Italia Area Nord Ovest Enel, che spiega come l’Azienda – un tempo loro malgrado negativamente slow in termini di appetibilità sul mercato – sia diventata straordinariamente fast, grazie ad un progetto digital che sta trasformando le reti, le macchine, le persone e il mercato ad una velocità quasi surreale. Bonifati ha riflettuto con i suoi colleghi sulla dimensione #slow che abita la sua azienda, trovandosi a lavorare in una condizione di alta concentrazione e di sfida, ma inseriti in una situazione di comfort e calma che permette di lavorare meglio. “Quando un corridore come Bolt corre velocissimo è calmo perché, se non lo fosse, perderebbe: questo è proprio il significato della sua concezione di dimensione #slow”. Essere molto competenti, concentrati e avere buon idee vuol dire entrare in un ritmo particolarmente calmo, consapevole. Enel, ad esempio, fa vivere momenti #slow ai suoi dipendenti grazie allo “smart working” che sta sempre più creando consenso e adesioni. “Lavorare da casa una volta a settimana, responsabilizzare le persone su questo nuovo fronte, lasciando loro più spazi di libertà, per noi vuol dire essere #slow”.

 

(Ph. Giulia Giaccon) – Paola Marazzini – Google Italia, Luciana de Laurentiis – Fastweb, Paolo Bonifati – Enel @ Slow Brand Festival 2018

 

 

L’ascolto dei bisogni delle persone e la sua trasformazione in attività concrete sono azioni di #responsabilità che Luciana De Laurentiis, Senior Manager of Internal Communication Fastweb, propone in azienda insieme ai suoi colleghi. “Arricchire la vita ed il lavoro attraverso Internet” è la vision di Fastweb ma, “creare situazioni umane come l’incontro fisico e l’ascolto diretto tra le persone, sono abitudini sane di un vivere #slow in azienda, a cui non si può rinunciare solo perché abbiamo un sistema di intranet digital è accessibile da qualunque device”. Accompagnare le persone e ascoltare i loro bisogni “durante un momento cruciale come lo è stato il trasloco, avvenuto sia per le sedi milanesi sia per la sede barese, è un altro modo che esprime la filosofia e l’approccio #slow che Fastweb possiede. Ci si inventa nuovi modi per accompagnare questi cambiamenti, modi lenti arricchiti da un ascolto vero del volere delle nostre persone”.

 

 

 

Riflessioni conclusive
Grazie ai numerosi interventi che si sono susseguiti durante questa IV edizione dello Slow Brand Festival, abbiamo compreso che affiancare alle dinamiche #fast, che appartengono inevitabilmente alle aziende, anche momenti #slow è di assoluta importanza. Il rallentare non è inteso come un arrendersi o come un momento negativo, ma anzi è percepito come darsi il tempo per pensare, riflettere e guardare le cose sotto diverse prospettive. Tutto questo genera benessere per il sistema aziendale nel suo complesso: come molti interventi hanno testimoniato, è nei momenti #slow e di calma che nascono le migliori idee, prodotti e innovazioni. E’ importante che ciascuno ascolti il suo animo #slow e che lo trasmetta all’interno del proprio contesto lavorativo: creare un ponte di connessone tra la velocità e la lentezza pare davvero essere la chiave del successo.

 

(Ph. Giulia Giaccon) – Borsine brandizzate, realizzate da Hole in One (Main Sponsor Tecnico)

 


Premiazioni Slow Boss e Slow Brand
Come ogni anno, anche durante questa edizione di #SBF018 abbiamo voluto premiare quelle personalità, ma anche quei progetti, che nel corso dell’ultimo anno si sono distinti per essere particolarmente slow da molteplici punti di vista. Per scoprire i vincitori: http://brandforum.it/papers/1556/gli-slow-boss-alla-conquista-di-sbf018

 

Per rivivere i momenti salienti di #SBF018, abbiamo creato un album ad hoc su Pinterest (Ph. Giulia Giaccon): https://it.pinterest.com/brandforum/slow-brand-festival-2018-sbf018/

 

Francesca Marzari
Laureata triennale in Linguaggi dei Media (indirizzo pubblicità) presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi in sociologia dei consumi: “Il marketing esperienziale: Starbucks come luogo sociale di consumo”. Studentessa del corso di laurea magistrale “Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse – Organizzazione degli eventi culturali ed espositivi” presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Appassionata di fotografia, social network e viaggi.
Email: fra.marzari@hotmail.it
LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/francesca-marzari-/

 


Rossella Monterisi
Laureata triennale in Economia e Gestione aziendale all’Università Cattolica di Milano con una tesi in diritto costituzionale e pubblico dell’economia: “Crisi delle finanze o crisi dei diritti? Misure europee anti-crisi ed effetti sui diritti sociali.” Attualmente studentessa di marketing management nel corso di laurea specialistica “Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse” dell’Università Cattolica di Milano. Ama Frida Kahlo, il cinema d’autore, i caffè parigini.
E-mail: rossellamonterisi@live.it; monterisirossella@libero.it
LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/rossella-monterisi-2a491a120/

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