Reborn Ideas: il Black Friday si colora di verde per un mese
Brand in Italy
Reborn Ideas: il Black Friday si colora di verde per un mese
13/11/2020

SOSTENIBILITÀ

“Nothing is lost. Everything is reborn”: è questo il claim di Reborn Ideas, la prima social commerce community sostenibile e orgogliosamente Made in Italy, che ha da poco lanciato l'insolita iniziativa #GreenFriday2020.

In un periodo in cui il climate change è all’ordine del giorno, sempre più realtà aziendali studiano modalità per poter dare un proprio contributo concreto per risolvere il problema, dimostrandosi eco-sostenibili attraverso una netta diminuzione del proprio impatto, ambientale e non solo.

Tra queste aziende troviamo anche Reborn Ideas, la prima start up italiana che aggrega maker e prodotti realizzati attraverso tecniche di upcycling, recycling e recupero creativo, con un design attento ai nuovi trends dell’economia circolare.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare uno dei suoi founder, Maurizio Mazzanti, per scoprire i valori aziendali su cui si basa questa attività e valutare insieme temi quali la co-partecipazione e l’attenzione alla sostenibilità; ma anche per conoscere meglio le caratteristiche dell’iniziativa Green Friday che si terrà online fino al 27 novembre 2020 e che nasce come risposta al Black Friday – giornata solitamente dedicata alla corsa agli acquisti senza limiti e a prezzo ribassato – a cui Reborn Ideas vuole dare però un significato del tutto diverso.

Qual è la mission di Reborn Ideas, di cosa si tratta?

Reborn Ideas si autodefinisce come una social commerce community, uno spazio virtuale di relazione tra consumatori consapevoli e i nostri maker, scelti per l’unicità della realizzazione di capi di abbigliamento, accessoristica e oggetti di arredo, il tutto rigorosamente Made in Italy.  Rispetto ad altri marketplace, il nostro business si inserisce all’interno del mercato circolare in quanto la produzione dell’oggetto deriva dal riutilizzo di materiali, al punto tale che il risultato finale di recupero assume un nuovo valore: il cosiddetto upcycling. Ci collochiamo, quindi, in una dimensione in cui “The product is the medium”: l’oggetto parla per sé e di sé, raccontandosi.

Inoltre, in questo scenario, il nostro obiettivo è anche far conoscere all’estero l’eccellenza italiana – spesso riconoscibile unicamente attraverso grandi brand – proponendoci come un trampolino di lancio per le piccole realtà aziendali eco-sostenibili. Nel prossimo anno ci spingeremo anche verso il mercato cinese, in affiancamento a quello europeo.

Sempre più brand internazionali stanno abbracciando un modello di business sostenibile. Vi siete ispirati a uno di questi in particolare per la fondazione della vostra social commerce community?

No, non ci siamo ispirati a grandi brand internazionali per la fondazione di Reborn Ideas. Per questo, ci consideriamo una piattaforma di aggregazione originale, di nicchia. Ad oggi non abbiamo trovato sul mercato una realtà equivalente alla nostra, capace di raggruppare articoli di abbigliamento, design e arredamento realizzati anche attraverso la tecnica del recupero creativo e migliorativo dell’upcycling.

Quali sono i criteri per la scelta dei makers all’interno del vostro marketplace?

I nostri maker devono essere inseriti all’interno del macro-mondo della sostenibilità, sia in ambito di produzione sia di logistica – come anche grandi colossi, tra cui Amazon, stanno collaudando (ndr di cui abbiamo parlato in un nostro recente articolo  "Amazon lancia per i suoi clienti italiani la consegna senza fretta", con focus su upcycling, recycling ma anche sull’attenzione della scelta di materia prima, spesso certificata; e ovviamente, l’italianità del prodotto.

La condivisione di questi valori ha fatto sì che si creassero anche movimenti bottom-up. Infatti, sempre più realtà inserite all’interno dell’economia circolare, si candidano per entrare a far parte della nostra community. Il nostro auspicio è che si vengano anche a consolidare presto dei network B2B tra i makers presenti nel nostro marketplace. Un piccolo esperimento in questa direzione è stato fatto durante la condivisione di spazi espositivi in occasione del Salone del Mobile 2019 durante la Design Week di Milano, dove i nostri artigiani hanno agito in sinergia accomunati dall’hashtag #salottocircolare.

Immagini della presenza di Reborn Ideas in occasione del Salone del Mobile 2019

Qual è il target di consumatori a cui vi siete indirizzati?

Il profilo di utenti che seguono, su più fronti, le attività di Reborn Ideas è per lo più femminile, appartenente ad una fascia d’età che varia dai 30 ai 50 anni e che compone circa l’80% dei nostri consumatori: la sostenibilità è donna! Questo, tuttavia, non ci impedisce di indirizzarci anche verso la Gen Z, categoria sempre più consapevole e sensibile al tema della sostenibilità.

Dati insight dell’account Instagram e Facebook, per gentile concessione di Reborn Ideas

Sostenibilità e consumo: da cosa nasce la vostra iniziativa Green Friday?

La mia lunga e pregressa esperienza lavorativa in ambito pubblicitario, dove spesso mi è capitato di creare per noti brand campagne social in occasione del Black Friday, mi ha fatto maturare il pensiero che non sempre comprare di più sia corretto. Da questo nasce l’idea: utilizzare il periodo più atteso dell’anno per la corsa agli acquisti senza limiti per parlare di green, di sostenibilità. Abbiamo deciso, quindi, di agire su questo fronte in piena coerenza con il nostro DNA, creando l’iniziativa Green Friday. Si tratta di un doing che si affianca al telling, in forte continuità con quanto ho personalmente presentato nell’ultima edizione dello Slow Brand Festival 2019 in cui sono stato con piacere ospite.

Così, per un mese, dal 27 ottobre al 27 novembre, il 20% del ricavato di ogni acquisto presente sulla nostra piattaforma verrà donato a The Ocean Cleanup, una fondazione  che ha lo scopo di sviluppare tecnologie per la rimozione della plastica dagli oceani e prevenire che ulteriori frammenti si immettano delle acque oceaniche.  

Con questa iniziativa, qual è il set valoriale che vuole veicolare ai consumatori?

La co-partecipazione e la condivisione degli obiettivi comuni: recupero creativo, sostenibilità e innovazione.

Inoltre vogliamo contribuire a far conoscere al mondo uno stile di vita differente rispetto a quello ultra-consumistico da Black Friday, che insegue gli sconti e i super saldi per acquisti inutili.

 

Grazie a Maurizio Mazzanti, augurandoci che sia di esempio per tante altre realtà (grandi e piccole) impegnate nell’eco-sostenibilità, perché… “Nothing is lost. Everything is Reborn”!

A cura di

Giorgia Francini

Dopo aver conseguito il diploma linguistico presso il Liceo Statale Marie Curie a Tradate (VA), ha concluso con lode la Laurea Triennale in Scienze Linguistiche (con Profilo Lingue, Comunicazione e Media) presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una Tesi sulla CSR e la sua evoluzione in Brand Activism, approfondendo dettagliatamente le strategie di comunicazione on/offline di responsabilità sociale dimostrata da due brand di sportswear: Nike e Patagonia.

Fortemente incuriosita da tutto ciò che rende unica l’identità di un brand: corporate communication, digital and social contents, ufficio stampa e media PR.

giorgia.francini@libero.it

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