Slow Interview #5: SEC Newgate Italia, un’agenzia di persone
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Slow Interview #5: SEC Newgate Italia, un’agenzia di persone
27/11/2023

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Continuiamo con le Slow Interview, una serie di paper-intervista ai referenti delle Nomination di #SBF2023, realizzati con la collaborazione dei membri della nostra Giuria Under30: il quinto episodio riguarda SEC Newgate Italia, vincitore della categoria Slow Factory.

Continua l’appuntamento con le Slow Interview, realizzate grazie alla collaborazione dei brillanti studenti che hanno preso parte alla Giuria Under30 della Sesta Edizione dello Slow Brand Festival, l’evento dedicato alle dinamiche Slow ideato dal nostro Direttore Patrizia Musso e dalla Redazione di Brandforum.it. I membri della Giuria di #SBF2023 hanno infatti “adottato” alcune Nomination dell’edizione di quest’anno, intervistando i referenti e approfondendo le tematiche #Slow che hanno reso e rendono il caso saliente nell’ottica Slow Brand.

Il paper che vi proponiamo in quest’occasione riguarda SEC Newgate Italia, realtà vincitrice della categoria Slow Factory dello Slow Brand Festival 2023, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione di Elisa Comazzi.

SEC Newgate Italia: una vera e propria agenzia di persone

 
Fondata a Milano nel 1989 da Fiorenzo Tagliabue, oggi SEC Newgate è un gruppo internazionale operante in cinque continenti e in ventidue paesi specializzato nelle relazioni pubbliche e nell’advocacy, che si occupa di aiutare i clienti ad amministrare con cura quel patrimonio condiviso che è la reputazione e a proteggere il proprio business, garantendo tempestività nella gestione di crisi e opportunità.

Immagine 1 – Palazzo Aporti, Headquarter di SEC Newgate Italia (Fonte: link).

La storia di SEC Newgate che abbiamo raccolto in questa Slow Interview rappresenta un unicum nel suo genere: mentre alcune firme storiche delle PR e dell’advertising venivano acquisite in questi anni da multinazionali, Fiorenzo Tagliabue ha saputo adottare un punto di vista diverso, garantendo una continuità all’esperienza italiana attraverso una dimensione globale, e quindi assicurando una consistenza e una solidità del brand SEC Newgate indipendente dalla sua persona.

All’interno di questo quadro, SEC Newgate Italia, guidata da Paola Ambrosino, è nata come società benefit nel luglio del 2021 per separare l’attività sul mercato italiano dal resto delle attività della holding SEC Newgate Spa, a cui fanno capo tutte le partecipazioni del gruppo.

La scelta di costituirsi come società benefit risponde certamente alla volontà di rafforzare il posizionamento della società in ottica ESG attraverso una forma societaria in grado di incarnare il DNA e la storia dell’azienda, così come dell’imprenditore che l’ha fondata.

Immagine 2 – Paola Ambrosino, CEO di SEC Newgate Italia, ritira il premio allo Slow Brand Festival 2023 (Fonte: @brandforum).

Paola Ambrosino, che abbiamo avuto il piacere di intervistare in questa Slow Interview in occasione di questo evento, lo ha infatti descritto come “un capo che non ha mai spinto la competizione interna”. Questo ha fatto sì che nell’agenzia abbia sempre regnato un clima collaborativo, dove ciascuno ha la possibilità di costruire il proprio percorso e di emergere con la sua personalità, senza doversi conformare a un modello predefinito.

L’impegno sociale nel DNA dell’azienda

 
Nel corso degli ultimi trent’anni, molte sono le energie e le competenze che sono state condivise e spese con realtà del terzo settore. In particolar modo, oggi SEC Newgate Italia sostiene tre realtà con la quale condivide la medesima visione del mondo e che supporta attraverso la messa a terra di azioni concrete.

Sin dalla sua fondazione, infatti, è partner della Fondazione Italia Sociale, il cui scopo è quello di sostenere la realizzazione e lo sviluppo di interventi da parte di enti del Terzo settore, e dal 2018 è partner di Parole Ostili, che sostiene nella comunicazione e nel dialogo con le imprese e i vari portatori d’interesse, e che incarna a pieno il modo in cui l’azienda ha sempre cercato di vivere la comunicazione.

Immagine 3 – Festival della comunicazione non ostile (Fonte: link).

Primum vivere, deinde communicare: questo è il motto che l’azienda sposa da anni e che sottolinea come il primo modo con cui si comunica altro non sia in realtà che il riflesso di ciò che si è.

Portofranco Onlus, infine, è un luogo dove i ragazzi vengono accolti come persone e accompagnati lungo un percorso di crescita che li porta a concentrarsi sui propri studi, a coltivare il rapporto con gli altri e a integrarsi nella società. Si tratta di una delle esperienze più significative nel nostro Paese in materia di contrasto alla dispersione scolastica e di integrazione di studenti immigrati di diversa generazione, che SEC supporta sia economicamente, sia attraverso il coinvolgimento professionali di alcuni dirigenti.

Da sempre al fianco dei dipendenti

 
Nel 90% dei casi ho visto capacità di assumersi responsabilità sul lavoro, capacità di problem solving, di osservazione e di cura verso i colleghi più giovani” – queste le parole di Paola Ambrosino a commento della genitorialità e del ruolo che le aziende possono giocare per supportarla. “Ci troviamo oggi di fronte a una regressione, perché questa impostazione che ha come unico scopo il profitto e la performance ha generato mostri a cui dobbiamo porre rimedio”.

Avendo scelto di investire e di scommettere sulle persone e sulla loro crescita professionale e personale, in SEC Newgate Italia l’organizzazione del lavoro si plasma per conciliare le sfide che i dipendenti affrontano nella propria quotidianità, offrendo loro la possibilità di lavorare part-time, in smart working e di disporre di un’area dedicata ai bambini.

Immagine 4 – I dipendenti (Fonte: link).

Parlare di inclusione, ad esempio, non significa solamente valorizzare le differenze, ma riaccogliere in agenzia anche coloro che in passato hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso professionale, perché, secondo Paola Ambrosino, “quando il rapporto è sano, le strade si possono rincontrare”.

Al tempo stesso, meno “di moda” ma tutt’altro che marginali sono oggigiorno temi quali quelli della convivenza intergenerazionale, della malattia o della disabilità, che meriterebbero di essere trattati con maggiore attenzione.

Non si tratta dunque solo di redigere delle policy, ma di creare una cultura condivisa, capace di permeare tutti i livelli dell’organizzazione e di mostrare come un modo diverso di fare impresa sia tutt’altro che impossibile.

Vi aspettiamo per i prossimi appuntamenti con le Slow Interview… Stay tuned!

Si ringrazia Elisa Comazzi per aver contribuito alla realizzazione e alla stesura di questo paper.

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