Slow Interview #6 – Tutti i colori di Acquerello: un’iniziativa per celebrare la community
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Slow Interview #6 – Tutti i colori di Acquerello: un’iniziativa per celebrare la community
04/12/2023

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Proseguiamo con le Slow Interview, una serie di paper-intervista ai referenti delle Nomination di #SBF2023, realizzati con la collaborazione dei membri della nostra Giuria Under30: il sesto episodio riguarda Riso Acquerello, candidato della categoria Slow Adv.

Prosegue l’appuntamento con le Slow Interview, realizzate grazie alla collaborazione dei brillanti studenti che hanno preso parte alla Giuria Under30 della Sesta Edizione dello Slow Brand Festival, l’evento dedicato alle dinamiche Slow ideato dal nostro Direttore Patrizia Musso e dalla Redazione di Brandforum.it. I membri della Giuria di #SBF2023 hanno infatti “adottato” alcune Nomination dell’edizione di quest’anno, intervistando i referenti e approfondendo le tematiche #Slow che hanno reso e rendono il caso saliente nell’ottica Slow Brand.

La sesta Slow Interview che vi proponiamo riguarda Riso Acquerello, candidato nella categoria Slow Adv dello Slow Brand Festival 2023 con il progetto “Tutti i colori di Acquerello“, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione di Luca Colella.

Immagine 1 – Copertina del libro “Tutti i colori di Acquerello” (Fonte: link).

In una conversazione esclusiva per questa Slow Interview con il team di Acquerello, abbiamo esplorato le origini e il processo di creazione del progetto (risultato nell’uscita di un libro), insieme alle implicazioni di questa iniziativa per la community e per il marchio stesso.

Ecco cosa ci hanno raccontato.

Potreste raccontare come è nata l’idea di creare il libro “Tutti i colori di Acquerello” in collaborazione con la community di Acquerello?

Il nostro profilo Instagram è composto da contributi che arrivano dagli utenti, persone che amano e consumano realmente Acquerello. Non facciamo collaborazioni strutturate con influencer o blogger di settore. Scegliamo una sola foto tra le molte inviate per ricondividerla sul nostro profilo che ad oggi è il più grande archivio fotografico al mondo di piatti a base di riso. 

Abbiamo pensato di portare questo archivio su carta stampata e organizzarlo per colore: il libro è un viaggio gastronomico per immagini che racconta il connubio tra Acquerello e la community di appassionati su Instagram.

Qual è stato il processo di selezione delle foto e dei racconti che sono stati inclusi nel libro?

Abbiamo coinvolto tutti gli utenti delle foto pubblicate sulla nostra pagina chiedendo loro: autorizzazione per la pubblicazione della foto, profilo Instagram corretto (@) e i tre ingredienti principali del piatto (#).

Abbiamo raccolto oltre 1000 immagini, di cui 20% provenienti dall’estero come prova che il risotto è riconosciuto come il piatto simbolo della cucina italiana. Non è un ricettario ma un racconto di racconti, con testi introduttivi di Fernanda Roggero – Food Editor Il Sole 24 ore, Marco Bolasco – Direttore Divisione Non Fiction Giunti Editore, Piero Rondolino – Inventore di Acquerello e Andrea Davide Cuman – Docente Università Iulm.

Qual è stata la motivazione principale dietro la creazione del libro? Cosa speravate di comunicare o ispirare con questa pubblicazione? 

Abbiamo voluto coinvolgere i nostri utenti che ogni giorno scelgono Acquerello. Il libro è un arcobaleno culinario realizzato per far meravigliare e ispirare in cucina. Ogni hashtag riconduce ad un ingrediente, a infinite variazioni di ricette che il mondo ha realizzato con quell’ingrediente. Ogni immagine riporta il profilo Instagram dell’utente, un modo per allargare i propri confini ed entrare in connessione con altre persone. Inoltre, volevamo rendere orgogliosi tutti i nostri utenti che negli anni hanno realizzato piatti con Acquerello, inserendo la loro foto in un libro pubblicato e distribuito, che realmente si trova nelle librerie.

Come avete coinvolto la community di Acquerello nella realizzazione del libro? Qual è stato il loro ruolo e contributo? 

Abbiamo contattato un utente alla volta per spiegargli il progetto e per avere l’autorizzazione alla pubblicazione della foto e i dati corretti.

Hanno collaborato con grande entusiasmo seguendoci nelle diverse tappe del progetto, mantenendo anche la discrezione richiesta (non è stato possibile, infatti, divulgare subito la notizia).

Qui, appunto, c’è una domanda che volevo porvi. Il vostro posizionamento sui social è netto, avete un piano editoriale quasi esclusivamente composto da U.G.C. avrete in mente in futuro di fare dei contenuti diversi da questa linea presa, e come? 

La nostra strategia social è differente a seconda della piattaforma utilizzata. Su Instagram, per ora, continueremo sulla linea degli UGC. Ogni tanto prevediamo immagini istituzionali che raccontino l’azienda (prodotto, famiglia Rondolino, Tenuta Colombara).

Quali sono i principali temi o storie che emergono nel libro “Tutti i colori di Acquerello”?

Sono piatti provenienti da tutto il mondo (toccando anche Paesi come il Sud Africa e l’Australia) e da tutte le cucine, da quelle di chef stellati a quelle degli appassionati di riso e cucina.

Quali sono state le sfide nell’organizzare e realizzare questo progetto collaborativo?

“Contattare oltre 1000 utenti e riorganizzare le foto per colore. Radunare tutti gli ingredienti per elencarli alla fine del libro in ordine alfabetico in italiano e in inglese e rendere il libro internazionale. Risultato: 287 pagine di ispirazione, 9 capitoli suddivisi per colore (bianco, giallo, arancione, rosso, rosa, viola, verde, marrone, nero), oltre 1000 foto di piatti di 600 utenti.

Come pensate che il libro possa contribuire a promuovere la passione e la creatività in cucina e a promuovere il marchio, il brand appunto, Riso Acquerello?

Il libro Tutti i colori di Acquerello è edito da Giunti, una delle case editrici più importanti. È possibile acquistare il libro nelle librerie e negli e-commerce online o direttamente sul nostro shop online: https://shop.acquerello.it/it/ 

Stiamo partecipando a diversi awards e abbiamo già ricevuto alcuni premi. Gli stessi utenti continuano a far circolare la notizia del libro e ci stanno aiutando alla sua diffusione orgogliosi che il loro piatto ne sia all’interno.”

Che ruolo ha avuto il libro nella vostra strategia di marketing?

“Posizionamento del brand: cura sia dal punto di vista della grafica/immagine sia nei materiali di produzione. Rafforzamento della community e del self publishing: gli utenti si sono sentiti partecipi e protagonisti del progetto. Ci ha inoltre dato la possibilità di raggiungere pubblici differenti, e comunicare in modo diverso per quanto inerente al libro, che è sicuramente un elaborato più POP, rispetto al posizionamento di alta fascia di Acquerello.

Ci sono/ci saranno nuovi progetti per coinvolgere la community di Acquerello o realizzare iniziative simili in futuro?

Stampa dei dischetti sulle lattine di Acquerello: anche qui selezioniamo le più belle immagini di piatti, contattiamo l’utente per avere la sua autorizzazione alla stampa. In questo caso la foto del piatto di riso e il nome utente di chi l’ha realizzato sono direttamente su un dischetto sopra la lattina, che viene poi venduta nei 64 Paesi dove è al momento possibile trovare Acquerello. Ogni anno selezioniamo circa 50 piatti, ma siamo solo all’inizio.

Quali sono stati i feedback ricevuti finora per “Tutti i colori di Acquerello” e come pensate di utilizzare questi feedback per future iniziative?

Gli utenti sono stati entusiasti e si sono sentiti partecipi del progetto. Come afferma Piero Rondolino: “Acquerello è un progetto di inclusività e vogliamo continuare a sentirci così”.

Finora abbiamo considerato principalmente “Tutti i colori di Acquerello” come attività Slow, però se pensiamo al brand Acquerello vi considerate come Slow Brand? Magari, ad esempio, nelle attività di Employer Branding o Internal Branding, oppure come Slow Place quindi allungando l’esperienza con il consumatore (ho visto che organizzate anche delle visite presso la vostra tenuta). 

Sicuramente siamo molto attenti a tutto ciò che facciamo e per farlo bene selezioniamo con attenzione ogni attività di Acquerello. Siamo una filiera completa e non deleghiamo niente a nessuno, dai campi alle mansioni d’ufficio. 

La Tenuta Colombara, casa di Acquerello, è un mondo da scoprire: dalla moderna riseria, luogo di produzione di Acquerello, al Conservatorio della Risicoltura, percorso museale sulla civiltà risicola. Chi lo tocca con mano ne rimane affascinato e si porta a casa un’esperienza unica e veritiera.

Immagine 2 – Alcuni dei prodotti di Riso Acquerello (Fonte: link).

In conclusione

 

Attraverso questa Slow Interview con il team di Acquerello, siamo stati immersi in un viaggio culinario e creativo che ci ha portato alla scoperta della nascita del libro “Tutti i colori di Acquerello”. Emergono diverse chiavi di lettura che sottolineano l’importanza della community nell’ambito della creazione e della promozione di un marchio così distintivo.

Il processo di selezione delle foto, le storie dietro ogni piatto e l’entusiasmo dei partecipanti evidenziano l’essenza slow stessa di Acquerello: non solo un riso di alta qualità, ma un’esperienza condivisa, che si esprime attraverso la cucina e la passione.

L’obiettivo del libro “Tutti i colori di Acquerello” non è solo presentare una raccolta di immagini e ricette, ma di amplificare la voce della community, rendendo visibile l’impegno e la dedizione di chi ha scelto e continua a scegliere Acquerello come complice in cucina.

Il progetto “Tutti i colori di Acquerello” raccontato in questa Slow Interview, ha mostrato come sia possibile aprire nuovi orizzonti ad esempio attraverso la stampa di piatti selezionati sulle lattine (e altre iniziative sono in arrivo), segnando un punto di partenza per una relazione duratura tra il brand Acquerello e la sua community: una storia che si sviluppa attraverso la passione per il cibo, la condivisione e la creatività.

Vi aspettiamo per i prossimi appuntamenti con le Slow Interview Stay tuned!

Si ringrazia Luca Colella per aver contribuito alla realizzazione e alla stesura di questo paper.

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