Super Bowl 2016: una sfida a colpi di creatività
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Super Bowl 2016: una sfida a colpi di creatività
23/02/2016

Federica Proverbio, Redattore Junior di Brandforum.it
Gli spot più divertenti e le creatività più brillanti realizzate in occasione dell’evento più seguito del 2016: la finale della National Football League che si è svolta in California il 7 Febbraio scorso.

Come ogni anno il tanto atteso evento del Super Bowl, la finale del campionato della National Football League, è arrivato. E come ogni anno, ha portato con sè uno spettacolo di portata mondiale, dove la creatività ha giocato un ruolo chiave. Perché si sa, l’evento più seguito non solo dal popolo americano ma da tutto il mondo, conta milioni e milioni di spettatori: quale miglior palcoscenico per un brand?

 

 

Quest’anno, per la cinquantesima edizione del Super Bowl, tanti classici ma anche tante novità. Non mancano i marchi cult come Budweiser, che racconta attraverso una super british Helen Mirren l’importanza di non bere quando ci si mette alla guida. O Michelob Ultra, la birra light adatta anche agli sportivi che si allenano duramente per superare i propri limiti.

 

 

Alle birre si affiancano gli snack più tipicamente maschili: il nuovo hamburger a due piani della catena Jack In The Box, azienda leader statunitense nella consegna rapida; o le patatine Doritos, così tanto irresistibili da suscitare esilaranti reazioni anche in un nascituro e in un gruppo di cagnolini determinati e affamati.

 

Poi è il turno delle auto, rivoluzionarie e dotate di ogni migliore tecnologia, spesso accompagnate da gruppi di animali parlanti e, addirittura, “cantanti”. Axe, noto marchio di prodotti per l’igiene maschile, invita ciascun uomo a ritrovare la magia che ha dentro di sé – abbandonando un po’ quello stile irriverente tipico delle sue comunicazioni, ma senza far perdere al brand quell’alone di potere che può contraddistinguere l’uomo che utilizza questi articoli.

 

 

L’uomo, dunque, protagonista di queste creatività come è della serata del Super Bowl: è il momento per i brand di parlare a questo target con il linguaggio giusto, con spot irriverenti e modi ironici, con quella goliardia di fondo che caratterizza ogni uomo. Ed è così che nascono questi video: qualcuno più mediocre, deciso a sfruttare logiche un po’ sorpassate o battute scontate; qualcun altro estremamente brillante, pronti a catturare l’attenzione del pubblico di appassionati.

 

 

Quest’anno, però, non solo temi da “macho”, ma anche creatività che raccontano tematiche più delicate e contemporanee. No More, associazione che lotta da anni contro le violenze domestiche, invita tutti a prestare attenzione ai segnali di aiuto che spesso le vittime lanciano alle persone che le circondano. E lo fa sfruttando l logiche della chat che tutti i giorni utilizziamo dai nostri smartphone. PETA, organizzazione no-profit a sostegno dei diritti degli animali, fa leva invece su un tipico tasto maschile per invitare a seguire un’alimentazione vegana, più sana e quindi capace “di far durare di più”.

 

 

Numerose aziende e organizzazioni, grandi marchi e istituzioni, si sono sfidati come ogni anno in una gara alla creatività più bella e più impattante, al messaggio più memorabile e al video più divertente. Ce n’è sempre per tutti i gusti e il Super Bowl non delude mai!

 

 

Una carrellata degli spot più divertenti della cinquantesima edizione del Super Bowl. E voi, qual è il vostro spot preferito?

 

A cura di

Federica Proverbio

Redattore Junior
Collabora con Brandforum da settembre 2013

Appassionata di comunicazione pubblicitaria e marketing, da aprile 2014 lavora come Media Planner e Account in agenzie di calibro internazionale.

Attualmente si occupa di un importante cliente automotive in MediaCom, network WPP.

Laureata con lode nel 2012 nel corso triennale di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, curriculum Esperto Linguistico d’Impresa, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi sul tema dell’Internal branding ed il caso aziendale Henkel Life.

Nell’estate 2013 ha partecipato al Summer Program in Social Media Marketing presso la Michigan State University e nel luglio 2014 ha conseguito con lode la laurea magistrale in Comunicazione per l’Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse, curriculum Marketing Management, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presentando una tesi sperimentale sulla brand advocacy nei social media e sull’impatto di quest’ultima al conversion rate aziendale.

Ha collaborato per sei mesi con Renault Trucks Italia, Marketing & Communications Department.

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