Si è recentemente svolto il convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2016 promossa dall’Osservatorio eCommerce B2c -School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm – che si è proposta di studiare le principali caratteristiche del mercato e di delinearne con occhio critico l’evoluzione. La Ricerca 2016 ha coinvolto oltre 300 merchant […]
Si è recentemente svolto il convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2016 promossa dall’Osservatorio eCommerce B2c -School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm – che si è proposta di studiare le principali caratteristiche del mercato e di delinearne con occhio critico l’evoluzione.
La Ricerca 2016 ha coinvolto oltre 300 merchant eCommerce e si è posta tra gli obiettivi il monitoraggio del mercato italiano dell’eCommerce attraverso l’analisi dell’offerta; il confronto con lo scenario internazionale; l’individuazione delle evoluzioni in atto nella pratica di acquisto tramite smartphone e tablet in Italia; oltre all’analisi della customer journey, con particolare attenzione alla customer experience lungo tutto il processo di acquisto online.
I dati emersi confermano il trend in atto da anni: spostamento degli acquisti verso il digital, con un eCommerce in crescita del 18%, per un giro di affari che sfiora i 20 miliardi di euro. La somma si divide tra prodotti (9 miliardi circa) e servizi (quasi 11 miliardi). Di questi circa 3 miliardi sono stati raggiunti attraverso transazioni via mobile, che crescono del 63% rispetto al 2015, confermando l’importanza di questo canale per il consumatore.
Relativamente ai diversi comparti, il turismo si conferma al primo posto con una quota del 44% (+ 10%), seguito da Elettronica di Consumo (15% , + 28% dal 2015) e Abbigliamento che vale oggi il 10% con un + 27%. Sempre più importante il contributo dei settori emergenti (Food & Grocery, Arredamento e home living, Beauty, Giocattoli), che insieme valgono oltre 1,5 miliardi di euro e crescono con tassi compresi tra il +30 e il 50%.
Bilancio positivo, quindi? Secondo Alessandro Perego – Direttore scientifico Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano “questo risultato ci soddisfa parzialmente, poiché anche nel 2016 non riusciamo a recuperare terreno rispetto ai principali mercati stranieri comparabili al nostro (UK, Francia e Germania), dove l’eCommerce raggiunge penetrazioni da due a quattro volte superiori”. Prosegue poi affermando che “in questo scenario, l’offerta è chiamata a un esame di maturità. Servono capacità di investimento e di innovazione per rendere sempre più semplice e appagante l’esperienza di acquisto, pazienza (intesa come consapevolezza di non poter essere profittevoli da subito), e coraggio (ossia credere con determinazione di potercela fare). Le Dot Com continuano a crescere più delle imprese tradizionali (+28% vs +10%)”.
Tra i punti emersi anche che i web shopper italiani, consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online nell’anno, crescono nel 2016 del 7% annuo e raggiungono quota 19 milioni, pari al 60% circa degli internet user.
Ulteriore trend importante evidenziato da Roberto Liscia – Presidente Netcomm – è il concetto di cross. “Cross border, cross canalità e cross device: sono questi i nuovi termini del commercio elettronico. Gli acquirenti comprano da siti italiani e stranieri, confrontano i prodotti sia nel canale fisico che in quello digitale e lo fanno attraverso smartphone e PC. Il digital export rimane comunque un’opportunità che l’Italia non riesce a cogliere a causa della piccola dimensione delle proprie imprese, che non riescono ad aggredire i mercati esteri. L’impegno di Netcomm è quello di incentivare la creazione di distretti digitali e consorzi di imprese, promuovendo la nascita di iniziative finalizzate ad aggregare l’offerta attraverso attività legislative a supporto dell’eCommerce italiano".