Un nuovo brand nel settore del B&B prende ispirazione dall’etica e dalla cultura Hobo, formatasi con la seconda metà dell’Ottocento in America: un insieme caratteristico di valori ed anche di linguaggi particolari.
Un Hobo è un vagabondo che adotta in maniera tendenzialmente volontaria uno stile di vita senzatetto improntato alla semplicità, al viaggio, all’avventura, alla ricerca interiore, alla marginalità, svolgendo talvolta lavori occasionali.
L’etica e la cultura Hobo si forma a partire dalla seconda metà dell’Ottocento in America e si sedimenta nel tempo come un insieme caratteristico di valori ed anche di linguaggi particolari.
Emerge con gli scrittori come Jack London ed i cantautori degli anni cinquanta e della beat generation come Jack Kerouac.
Secondo i poeti e gli avventurieri che si sono riconosciuti ed hanno contribuito alla rivalutazione della cultura hobo, l’etica dell’hobo (che distingue l’hobo dai vagabondi, dai disoccupati e dai criminali) è un’etica di libertà che «non rifiuta il lavoro ma rifiuta lo schiavismo» e che allo stesso tempo condanna la violenza e il furto.
Negli anni sessanta e settanta, pur continuando, il fenomeno hobo vede declinarie la sua filosofia originaria nella cultura degli hippie statunitensi e poi europei e nei loro viaggi, spesso in autostop o con furgoni adattati, tra i grandi festival americani, in Europa o in India.
Attualmente tracce della cultura e soprattutto dello spirito hobo sono riscontrabili soprattutto nel Backpacking e nell’Interrail, tra i motociclisti e nella cultura rave.
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