L’App-mania colpisce ancora
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L’App-mania colpisce ancora
08/02/2013

Mirko Cammalleri, Redattore Junior, Brandforum.it
Uno dei fenomeni più vigorosi di questi anni cresce e si rinnova alla conquista di ogni territorio immaginabile e non. In questo caso danno il loro apporto alla politica in occasione delle elezioni di fine febbraio grazie a LaStampa, Google e La7.

I primi tempi in cui iniziò a diffondersi, il concetto application, o più simpaticamente, “App” era prevalentemente legato agli ambiti geek o al limite business, ma il loro funzionamento era limitato per capacità, praticità e piacere d’uso. Col passare del tempo, le app, sono migliorate, diventando sempre più fluide e gradevoli da usare,  conquistando rapidamente, così, l’ambito ludico e di infotainment.


Il famoso spot di uno dei primi iPhone ripeteva come un mantra che “there’s an app for that”, quasi come una promessa o una profezia, c’è un’app per qualsiasi esigenza; gli utenti hanno progressivamente scoperto che poteva essere vero.

 

Certo, magari non tutte le app erano utilissime e magari altre invece di rispondere ad esigenze preesistenti hanno contribuito a crearne di nuove, ad ogni modo il numero di iconcine nei vari marketplace si è rapidamente moltiplicato, parallelamente al numero di smartphone venduti.

 

La conseguenza è sotto le orecchie di tutti: oggi si fa un gran parlare di app che sono sempre più varie e diffuse: sono usate per lavoro, per giocare, per allenare la mente e il corpo, per fare la spesa, per intrattenersi, per effettuare pagamenti, sono state di ausilio per spedizioni nello spazio e vengono studiate per entusiasmanti opportunità in campo medico.

 


Ma una delle tendenze più interessanti di questi ultimi mesi è l’uso di questo termine magico al di fuori dal suo contesto più usuale, per esempio in quelli meno legati al mobile (territorio a loro particolarmente congeniale), con lo sfruttamento di argomenti decisamente meno accattivanti rispetto a quelli tradizionali delle app.

 


E’ questo il caso della ricca sezione “Elezioni politiche 2013” dell’edizione online del quotidiano LaStampa. http://www.lastampa.it/italia/speciali/elezioni-politiche-2013
A primo impatto sembra una convenzionale pagina di approfondimento, facilmente agibile dalla parte centrale dell’home page, con delle notizie, una parte multimedia e qualche banner, ma la colorata colonna centrale ci rivela qualcosa di più: quattro riquadri, più altri due più piccoli, lanciano differenti call to action. Cliccando sulla scritta “Scopri le nostre app” ci ritroviamo in una piattaforma che sembra avere tutte le carte in regola per portare un pizzico di svago laddove sembrava impensabile: le elezioni. http://elezioni2013.lastampa.it/

 


Da qui è possibile eseguire un test ben strutturato che si propone come ausilio nell’orientamento tra i diversi candidati premier: in base alle risposte date, esso restituisce il nome di quello che dovrebbe essere più aderente alle proprie necessità. Oppure seguire una procedura per confezionare il proprio ideale manifesto politico personale.

O ancora, segnalare video di Youtube con protagonisti politici per renderli disponibili agli altri utenti nell’accattivante piattaforma dedicata: una sorta di “Tv del futuro” dove si instaura una sorta di virtuale confronto tra leader organizzato dagli utenti. Viene indicato anche come work in progress quello che sembrerebbe essere un aggregatore social per raccogliere domande da porre ai candidati.

 


Meno collegate, ma sempre nella sezione elezioni, ci sono le iniziative frutto della collaborazione tra il quotidiano, La7 e Google: “Hang out e notizie sulle elezioni 2013”  conduce a una sezione dedicata su Google+, dove vengono raccolti i video degli approfondimenti delle trasmissioni di La7 (è possibile aggiungere alle proprie cerchie i politici e discutere di elezioni in hangout con gli amici); mentre “1App4Democracy” è un concorso per sviluppatori Android, l’obiettivo è quello di progettare un’app per promuovere e innovare il dibattito politico (ci sono in palio premi allettanti, compreso il contratto per lo sviluppo di un’ulteriore app commissionata da LaStampa).

 


Le app, quindi, continuano nella loro avanzata alla conquista di ogni territorio immaginabile, compresi quelli più impensabili dove hanno dato un contributo significativo in termini di risparmio di tempo, divertimento, praticità, informazione e curiosità.
Da oggi ci sono tutti i presupposti perché ciò avvenga anche nell’ambito delle elezioni politiche italiane.


 

A cura di

Mirko Cammalleri

Redattore Junior
Social Media Manager Assistant

Collabora con Brandforum.it dal 2012

Dopo la laurea in Comunicazione e Nuovi Media presso l'Università degli Studi di Bergamo, approfondisce le proprie competenze in ambito Digital grazie al Master in Marketing Digitale presso l'Università Cattolica di Milano in collaborazione con IAB.

Dopo varie esperienze in ambito Media & Advertising decide di cercare nuovi stimoli al Politecnico di Milano studiando le basi per lo sviluppo di applicazioni mobile. Grazie a questa svolta approda in Samsung Electronics Italia esplorando diversi ambiti. Attualmente lavora in un team che gestisce servizi a valore aggiunto per i prodotti connessi destinati ai consumatori finali. È un lavoro difficile da descrivere a parole ma è molto stimolante.

A parte la passione per la tecnologia e i Nuovi Media, che poi non sono più tanto nuovi ma si possono semplicemente chiamare Media; è fissato col Motorsport e la Musica.


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