Testimone “scomodo”: hostess di Etihad contro Nicole Kidman
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Testimone “scomodo”: hostess di Etihad contro Nicole Kidman
13/04/2015

Qualche settimana fa Brandforum ha dedicato un paper di approfondimento al nuovo testimonial scelto da Etihad, una delle compagnie aeree più lussuose del mondo che da non molto controlla anche Alitalia. Si tratta di Nicole Kidman, attrice premio Oscar che, nei panni di se stessa, viaggia a bordo di uno degli aeromobili Etihad. Una scelta […]

Qualche settimana fa Brandforum ha dedicato un paper di approfondimento al nuovo testimonial scelto da Etihad, una delle compagnie aeree più lussuose del mondo che da non molto controlla anche Alitalia. Si tratta di Nicole Kidman, attrice premio Oscar che, nei panni di se stessa, viaggia a bordo di uno degli aeromobili Etihad. Una scelta che a nostro parere si è dimostrata coerente con la natura del brand e dell’attrice, notoriamente “diva” in ogni situazione.

 

La presenza dell’attrice nello spot ha però scatenato l’ira del personale femminile di volo che, attraverso l’Association of Professional Flight Attendants (Apfa), ha scritto una lettera aperta all’attrice australiana esortandola a ritirare il suo volto e la sua voce dallo spot in questione. La richiesta parte dall’indicazione relativa al fatto che compagnie degli Emirati Arabi, di cui Etihad fa parte, pare siano note tra gli addetti ai lavori per le loro “pratiche di lavoro discriminatorie e il comportamento deplorevole nei confronti delle dipendenti donne” (Cfr. contenuto della lettera).
Secondo quanto si può leggere nel documento, la presenza di Nicole Kidman è particolarmente contraddittoria rispetto al suo ruolo di ambasciatrice per il «Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne» (Unifem).

 

Etihad, da parte sua, respinge le accuse attraverso un comunicato stampa inviato a The Guardian, in cui sottolinea che l’impegno per i suoi dipendenti è una assoluta priorità, in particolare verso le donne.

 

Intanto sul sito web della compagnia aerea è ancora presente lo spot in questione e la Kidman continua ad essere il volto-icona anche tra le pagine del sito, come un testimonial che incarna in toto il suo ruolo; al tempo stesso nessuna particolare replica è arrivata dalla stessa attrice.

 

Da un lato abbiamo una donna impegnata come persona su progetti umanitari di grande spessore, dall’altro un’attrice e testimonial di brand con i quali (in teoria) può più o meno condividere alcune scelte valoriali e di business. Rifiuterà l’incarico o soprassederà alle critiche?

 

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