Un digital mag che sa “mettere le ali”: Red Bull racconta se stessa
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Un digital mag che sa “mettere le ali”: Red Bull racconta se stessa
28/10/2015

Vanessa Dassi, Network di Brandforum.it
Una forma ibrida di comunicazione capace di unire elementi del mondo editoriale e digitale per rinforzare la brand identity di Red Bull, affermarla nel tempo e renderla unica.

Red Bull è un’azienda produttrice di energy drink fondata negli anni ‘80 da Dietrich Mateschitz, il quale venne particolarmente ispirato da alcuni prodotti del mercato asiatico. Nel 1984 Mateschitz dà forma alla sua idea e crea Red Bull, oggi azienda produttrice di una delle più famose bevande energetiche al mondo. Red Bull può godere di milioni di seguaci e fan grazie al carattere irriverente, comico e spesso provocatorio adottato nelle proprie campagne pubblicitarie, così come durante eventi sportivi e musicali.

 


Perché un digital mag? Perché  in grado di “metterti le ali”
Particolarmente interessante è stata la scelta di rendere il proprio sito ufficiale un digital mag (“riviste digitali”), raccontando e mostrando storie ed esperienze spericolate. Si tratta di una forma ibrida che presenta elementi appartenenti al mondo dell’editoria, così come al mondo digital.
L’idea di creare un digital mag è sorta al fine di dare vita ad una community per tutti i fan di Red Bull, ma anche per gli amanti dell’adrenalina e degli sport estremi. Il brand austriaco crea un mondo dove gli utenti possono trascorrere il proprio tempo libero, senza fretta o frenesia (quasi secondo un approccio slow). Un mondo dove Red Bull cerca di raccontare se stessa rendendo gli utenti parte della propria storia.

 


Navigando sul sito ufficiale italiano (http://www.redbull.com/it/it) è possibile leggere racconti, visualizzare immagini e video caratterizzati dal rischio e dall’adrenalina, elementi chiave e sempre presenti durante gli eventi organizzati dall’energy drink austriaco. L’approccio e il tono utilizzati negli articoli sono spesso provocatori e diretti, i reporter si rivolgono ai lettori con un tono informale, come se fossero amici intimi con i quali condividere l’entusiasmo dell’esperienza unica raccontata nell’articolo.

 

Red Bull in queste pagine online riesce a proporsi non solo come news-reporter, ma anche come news-maker, come nel caso dell’incredibile impresa compiuta da Felix Baumgartner: impossibile non ricordare il noto skydiver che nel 2012 ha sfidato i limiti umani lanciandosi in caduta libera da una navetta ai confini dello spazio. Red Bull, sponsor ufficiale dell’evento, ha dedicato interamente la propria pagina web all’impresa, di cui all’epoca era reporter ufficiale. L’iniziativa riscosse un grande successo e confermò, ancora una volta, l’azienda austriaca come simbolo di tutte quelle esperienze quasi impossibili e cariche di adrenalina.

 


Le sezioni del digital mag
Ispirandosi al mezzo stampa, in una logica nuovamente molto slow, il digital mag Red Bull propone diverse sezioni dove sono fruibili innumerevoli reportage legati al mondo degli sport temerari (wingsuit, motociclismo, snowboard, bmx, hockey su ghiaccio, calcio, football…), oppure legati a tutte quelle informazioni di natura esplosiva che possono sorprendere l’utente (“Sciare su un vulcano in un’isola perduta”; “Sul Kilimangiaro con una vasca da bagno in spalla”; “Le sei donne più veloci del mondo”; “Otto luoghi selvaggi dove poter fare nuoto estremo”).

 


Le diverse sezioni proposte sono: Adventure, Bike, Games, Motori, Music, Calcio, Altri Sport. Ognuna è dedicata ad un tema specifico, che racchiude in sé diverse sotto-sezioni e notizie.  Red Bull pone ovviamente un occhio di riguardo ai giovani appassionati di sport estremi, trattando tematiche moderne attraverso un linguaggio molto informale e spesso gergale (“I 7 veicoli più stilosi per andare a fare surf”; “Epic video: Robbie Maddison “surfa” a Thaiti”). Sono diversi infatti gli articoli dedicati al mondo del surf, dello skateboard e dello snowboard: sport estremi e in qualche modo adrenalinici, capaci di appassionare giovani in ogni angolo del mondo.

 


La parte dedicata agli eventi, ad esempio, risulta strutturata come un calendario, proponendo eventi sportivi o musicali in determinati luoghi d’Italia, d’Europa o nel mondo. Rimane indubbio il filo conduttore in grado di legare ogni sezione: il piacere adrenalinico, percepibile sia in “video”, “breakin’ news”, così come in quella dedicata alla musica (con brani molto ritmati appartenenti al genere Rap, Hip Hop, RNB, EDM). Al proposito, interessante notare come i giovani artisti emergenti possono trovare in questa sede digitale un trampolino di lancio per raggiungere la fama. Nella sezione Music, infatti, è presente un’area video appositamente dedicata a cantanti, cantautori, musicisti e DJ decisi a fare della propria passione una professione.

 

Infine, un ultimo particolare davvero innovativo è la possibilità di scaricare file remixati direttamente dalla pagina ufficiale del brand. Ancora una volta Red Bull decide di ascoltare le esigenze dei propri stakeholder per cercare di soddisfarle. Una scelta al passo coi tempi, in un panorama dove la pirateria musicale è in continuo aumento, soprattutto tra giovani e giovanissimi.

 


La sezione che a nostro parere rende comunque meglio l’idea del mondo offerto dal brand è quella definita “cartoons”, che porta al cosiddetto “flying planet”, l’archivio dei cartoons che hanno fatto la storia del brand dal 1992 ad oggi. Una mappa stilizzata mostra una terra ricca di fiumi, laghi, isole deserte, città, piccole case, abitate da personaggi strambi e divertenti. A lato pagina, la lista delle “scenette comiche” permette di selezionare e fruire gli spot. Un ottimo modo, dunque, per rinforzare la propria identità e la capacità del brand di affermarsi nel tempo, rendendosi unico. Gli utenti si sentono parte di questa storia, ricordando i diversi spot che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, sketch che hanno saputo divertire e rendere immediatamente riconoscibile il brand Red Bull rispetto ad altri brand sul mercato.

 

 

L’avanzata del Branded content
Il brand austriaco non è l’unico ad utilizzare il branded content, che prevede la creazione e distribuzione di contenuti rilevanti e ricchi di valore per attrarre e fidelizzare un target preciso, come approccio strategico (si veda il recente paper http://brandforum.it/papers/1400/il-branded-content-marketing-nei-fashion-mag-online).

 

Si tratta di una soluzione che sta prendendo piede sempre più velocemente nel mondo del marketing e, grazie agli strumenti offerti dal web, risulta ancora più facile fondere elementi pubblicitari e contenuti editoriali, non dimenticando l’entertainment come ha fatto Red Bull. I punti di forza di questa strategia sono diversi: una brand identity rafforzata, costi contenuti e un forte coinvolgimento degli utenti-consumatori.

 


Il sito cerca di coinvolgere l’utente a 360°, permettendogli di assaporare e conoscere la brand identity, l’heritage e le qualità che contraddistinguono Red Bull dagli altri marchi e soprattutto dagli altri competitors produttori di energy drink. Grazie quindi all’approccio del branded content e alla conseguente creazione di un digital mag inconfondibile, Red Bull fa “mettere le ali” anche ai propri contenuti, puntando a oltrepassare brand competitors e non, facendo breccia nel cuore dei consumatori.
 

 

Vanessa Dassi: Neolaureata presso Università Cattolica del Sacro Cuore, facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere, curriculum Comunicazione e Media.

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