upday for Samsung alla Milano Digital Week, “fare squadra per avere successo”
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upday for Samsung alla Milano Digital Week, “fare squadra per avere successo”
16/03/2018

 La sfida del digitale si vince solo insieme. upday for Samsung, piattaforma news dell’editore tedesco Axel Springer, ha chiamato a raccolta giornalisti ed editori per cominciare a costruire un ecosistema dell’informazione che ponga al centro qualità e innovazione, in un mercato editoriale in piena trasformazione.   In occasione della prima edizione della Milano Digital Week, […]

 La sfida del digitale si vince solo insieme. upday for Samsung, piattaforma news dell’editore tedesco Axel Springer, ha chiamato a raccolta giornalisti ed editori per cominciare a costruire un ecosistema dell’informazione che ponga al centro qualità e innovazione, in un mercato editoriale in piena trasformazione.

 

In occasione della prima edizione della Milano Digital Week, alla Samsung Smart Arena si è discusso di realtà editoriali digitali, nuove figure professionali e pratiche innovative nel giornalismo. In particolare dell’uso di algoritmi applicati all’informazione, sempre più utilizzati e utili per la raccolta e la diffusione di notizie, ma anche per realizzare contenuti.

 

In platea gli studenti dei master in giornalismo di Iulm, Cattolica e Statale e di marketing digitale dell’università Bocconi. Al workshop, organizzato da upday for Samsung e moderato dal direttore di upday for Samsung Italia, Giorgio Baglio, sono intervenuti Valerio Bassan, responsabile digital di Forbes Italia, Francesco Piccinini, direttore di Fanpage.it, Andrea Scotti Calderini, fondatore e ad di Freeda Media, e Luca Sofri, direttore de il Post.

 

“Social and media will split” (Social e media si separeranno) è il titolo con cui si apre l’edizione di quest’anno delle ‘profezie per il giornalismo’ di NiemanLab, il laboratorio sul giornalismo dell’università di Harvard. Di certo, le società proprietarie di social network e motori di ricerca hanno raggiunto un ruolo cruciale nella diffusione di contenuti e hanno finito per avere un innegabile monopolio nel mercato pubblicitario.

 

“Queste aziende si stanno prendendo la gran parte dei ricavi e pagano chi produce contenuti troppo poco rispetto al loro valore per gli utenti”, ha sottolineato Jonah Peretti, fondatore e ad di BuzzFeed, uno degli esperimenti digitali di maggior successo degli ultimi dieci anni, ora alle prese con una contrazione dei ricavi.

 

Il declino e la crisi nei mercati pubblicitari che hanno colpito il giornalismo non sono stati registrati negli altri settori o, almeno, non come preannunciato. Nel giornalismo, la pubblicità è un modello di ricavo in declino a cui i numeri che si registrano oggi non corrispondono. Qualunque dibattito deve partire da qui”, commenta il direttore de il Post, Luca Sofri.

 

“Stiamo entrando nell’era del giornalismo ‘machine-to-machine’, dove i processi di automazione e l’intelligenza artificiale plasmano i processi editoriali e di distribuzione”, ha sottolineato nel corso dell’evento il responsabile digital di Forbes Italia, Valerio Bassan, sottolineando che “è fondamentale che le media company sviluppino propri algoritmi, creando sinergie e sviluppando una ‘sana’ competizione con piattaforme di distribuzione e social media”.

 

Il tempo si è contratto: oggi vincere la sfida posta dagli algoritmi significa combattere con gli stessi strumenti del passato ma con meno tempo a disposizione”, ha argomentato il direttore di Fanpage.it, Francesco Piccinini, “per farlo è necessario un alto grado di competenza nel web”.

 

Il fondatore e amministratore delegato di Freeda Media, Andrea Scotti Calderini, ha sottolineato l’importanza di “un momento di confronto e collaborazione tra realtà dinamiche e in costante movimento che rappresentano bene il media del presente e del futuro”. “Non si può avere successo facendo la guerra agli altri. Bisogna fare squadra, creare nuovi modelli di business e nuovi format editoriali”, ha sottolineato Giorgio Baglio, direttore di upday for Samsung Italia.

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