Patrizia Musso, Direttore Brandforum.it, e Max Morales, Redattore Senior Brandforum.it
I Social Media sono una nuova leva di marketing e comunicazione; un nuovo strumento di business, non solo B2C ma anche B2B.
In un’epoca complessa come quella attuale, sono diverse le aziende in cerca di metodi innovativi per raggiungere i propri obiettivi di business.
Si sente parlare molto dei nuovi media e, soprattutto, dell’uso dei Social Media come nuova leva non solo di comunicazione ma anche di marketing.
Purtroppo tanti sono anche i miti – sbagliati – che accompagnano questo settore e che vorremmo sfatare alla scoperta delle varie (e vere) dinamiche in corso per poi iniziare un viaggio di approfondimento sul mondo dei Social Media riletto attraverso lo sguardo che distingue Brandforum ormai da 13 anni: quello dei brand.
Vi parleremo, in particolare, di 3 miti da sfatare.
Il primo mito da sfatare: i social media funzionano solo per le grandi imprese e presentano margini di efficacia solo nel settore del Business to Consumer (B2C)! In realtà, come avremo modo di vedere, proprio le stesse piattaforme (da Facebook a Twitter, da LinkedIn a Pinterest) usate da grandi gruppi industriali possono essere usate in modo altrettanto efficace anche da parte delle PMI e per il settore Business to Business (B2B).
Come dimostrano case history di successo sul mercato italiano, i social media possono aiutare il lancio, il consolidamento e il successo di una PMI. E’ il caso di Berto Salotti, descritto anche da un articolo apparso su Brandforum, ma si tratta solo di un caso emblematico: ormai sempre più PMI sfruttano i social media per poter aumentare la propria visibilità e reputazione e aumentare le vendite.
D’altronde è sufficiente guardare i numeri per convincersene. Secondo social bakers gli utenti attivi su Facebook in Italia sono 23,37 milioni e la tendenza è ancora in crescita. Possiamo dire, a tutti gli effetti, che Facebook sia ormai una vera e propria anagrafe della rete, che contiene informazioni preziose sui consumatori in target con le imprese. Ogni messaggio pubblicitario che si vuole diffondere tramite social media (non soltanto Facebook) può essere mirato con precisione, attraverso una piattaforma dedicata alla progettazione della campagna e a un target specifico. Abbiamo qui riportato i dati italiani per ragioni di opportunità (più facilità di accesso alle fonti), ma è il fenomeno di diffusione dei social media è comune a tutta l’Europa e a tutto il mondo allo stesso modo.
La parte del “mito” che riguarda l’inservibilità dei social media per il mercato B2B è ancora più semplice da sfatare. Come dimostra il post di IAB che vi proponiamo qui (v. http://iab.blogosfere.it/2013/03/social-media-marketing-come-le-aziende-b2b-dovrebbe-sfruttarne-le-potenzialita-nel-2013.html) sono sempre di più (e anche qui il dato è in crescita) le aziende B2B che utilizzano i social media per motivazioni che sono particolarmente strategiche per l’impresa moderna. Quali? I social media aiutano ad attivare contatti diretti con utenti in target, sono canali ideali per fare circolare il brand di una PMI senza dover investire il budget di una campagna televisiva o stampa e aiutano a selezionare meglio le risorse più utili per migliorare la produttività interna (vedi LinkedIn).
Inoltre, attraverso un uso attento dei social media come Customer care e CRM (gestione della relazione con il cliente), si rafforza il rapporto di fiducia con il target, si aumenta la propria rilevanza nell’ambito del proprio segmento di mercato e si migliora la propria reputazione attirando nuovi pubblici.
Nelle prossime settimane affronteremo gli altri due miti per poi proseguire nel nostro viaggio all’interno dei Social Media.
Intanto segnaliamo che su Pinterest abbiamo attivato un board ad hoc Best&Worst per raccogliere i migliori/peggiori casi d’uso dei Social Media, in ambito italiano e non solo. Ecco il link http://www.pinterest.com/brandforum/bestworst/ e buona consultazione.
(Se avete segnalazioni in merito scrivete alla Redazione info@brandforum.it)