Il settore beauty è quest’anno tra i più amati dai consumatori: lo dimostrano i numerosi riconoscimenti ricevuti in diverse categorie
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Il settore beauty è quest’anno tra i più amati dai consumatori: lo dimostrano i numerosi riconoscimenti ricevuti in diverse categorie
07/01/2021

Scopriamo quali brand sono stati riconosciuti dai votanti come lovemark in ambito beauty, guadagnandosi i titoli assoluti di Retailer of the Year 2020/21 e Migliore Insegna dell’Anno.

Sarebbe inverosimile negare che il 2020 sia stato un anno avverso, ma al contempo stimolante per il posizionamento social-economico dei retailer nazionali e internazionali: la propria credibilità è stata messa fortemente a dura prova dalle recenti ostilità, di cui siamo tutti a conoscenza. Diventa, quindi, difficile (soprattutto per il consumatore, ad oggi emotivamente provato) riuscire a giudicare oggettivamente e consapevolmente in autonomia, quale sia stata la realtà aziendale migliore dell’anno. Fortunatamente, però, come ogni anno arrivano in soccorso il titolo Retailer of the Year, conosciuto in Italia come Premio Insegna dell’Anno con il patrocinio di Q&A Research Italia srl e il titolo Migliore Insegna dell’Anno 2021 promossa dalla testata Largo Consumo, in collaborazione con Ipsos.

Il Premio Insegna dell’Anno è un riconoscimento di alto livello presente in Italia dal 2008. Si basa sul voto espresso dai consumatori italiani. È un progetto di ricerca a cui partecipano centinaia di insegne di retail per disporre della più ampio feedback in termini di gradimento dei consumatori nei confronti dei propri lovemarks – ndr. argomento su cui potete trovare un approfondimento nel libro Brand Reloading di Patrizia Musso, Fondatrice e Direttore Responsabile di Brandforum.it. Siamo di fronte quindi ad un vero e proprio tool di indagine a disposizione delle aziende di diversi settori.

L’edizione di quest’anno, ha visto come protagonista indiscussa l’azienda francese del beauty Yves Rocher, la quale, distinguendosi dai competitors appartenenti al settore (e non) , si è aggiudicata tre dei quattro Premi Assoluti: Insegna dell’Anno Web, Retailer dell’Anno e Premio Sostenibilità.

Quali sono i motivi che hanno fatto risultare Yves Rocher meritevole nel ricevere questi titoli?

Lo sviluppo di nuovi servizi implementati ha contribuito all’allineamento dell’azienda con le nuove esigenze e necessità del mercato e dei consumatori, garantendo una nuova esperienza d’acquisto: Call & Collect e Chat & Collect sono, ad esempio, sistemi di ordine e consulenza telefonica al fine di semplificare e migliorare la Customer Journey in ottica slow (ma non per la tempistica). A ciò si aggiunge un sistema di vendita multicanale tra i negozi monomarca attraverso il social selling: una modalità di vendita complementare a quella del retail che ibrida la dimensione digital con il consiglio umano e professionale dei Consulenti di Bellezza.

Tuttavia, la vera carta vincente del brand è l’impegno nella sostenibilità per il quale ha ricevuto l’omonimo riconoscimento ndr. a nostro parere il premio più rilevante dato l’attuale scenario socioculturale.  In quest’ottica, l’azienda francese combina da 60 anni la passione per la natura e la ricerca scientifica per offrire alle Donne una bellezza senza compromessi, profilando il suo DNA come 100% green e cruelty free, formulando quindi una cosmesi all’avanguardia: La Cosmétique Végétale.

Tra il dire e il fare, tra il telling e il doingYves Rocher sceglie “Act Beautiful”: un imperativo che si manifesta nella politica aziendale dominata dalla CSRndr. argomento già trattato in un nostro recente paper, applicata dal packaging dei prodotti agli edifici a risparmio energetico dell’headquarter a La Gacilly, dalla creazione di un modello di filiera eco-sostenibile ai rifugi di biodiversità per poi culminare nella fondazione Yves Rocher con la promozione di iniziative ad impatto positivo sull’ecosistema.

I brand values di sostenibilità e salvaguardia del Pianeta acquistano lo status di mission driven company con l’intento di “riconnettere le persone con la Natura”, perché l’obiettivo finale non è essere l’azienda migliore del Pianeta, ma per il Pianeta.

La vincita del Premio Sostenibilità non è un punto di arrivo o di inizio per la maison francese, ma un reminder per ricordare che la strada scelta dall’azienda, dalla sua fondazione ad oggi, sia quella giusta da percorrere per garantire una certezza alle generazioni future.

Anche il Made in Italy primeggia: Bottega Verde, azienda italiana specializzata in prodotti cosmetici e di bellezza naturali. quest’anno ha seguito le orme del suo competitor d’oltralpe, aggiudicandosi il riconoscimento “Migliore Insegna dell’Anno” – sezione Erboristerie – nell’ambito dell’autorevole iniziativa promossa dalla testata Largo Consumo, in collaborazione con Ipsos, leader in Italia nelle ricerche di mercato.

Migliore Insegna dell’Anno” è un'ampia indagine che riporta le esperienze di acquisto dei consumatori, particolarmente rappresentativa per numero di imprese Retail prese in esame, per popolazione coinvolta e disponibilità di dati di contesto; è condotta su un campione demoscopico, rappresentativo della popolazione italiana per genere, età e distribuzione geografica.

Il premio ricevuto è un titolo di grande importanza per l’azienda, da 40 anni attenta alla grande biodiversità e alla filiera italiana, con laboratori di ricerca, stabilimenti di produzione nella Penisola e coltivazioni dirette nella Tenuta Massaini a Pienza. La naturalità, fonte d’ispirazione intrinseca nell’identità dell’azienda, è la carta vincente che la contraddistingue dai competitors fidelizzando i consumatori, sicuri di acquistare prodotti efficaci e sicuri.

Questi sono soltanto due esempi che dimostrano come il settore beauty non debba essere soltanto un alleato delle Donne, ma anche del Pianeta in cui esse vivono.

A cura di

Giorgia Francini

Dopo aver conseguito il diploma linguistico presso il Liceo Statale Marie Curie a Tradate (VA), ha concluso con lode la Laurea Triennale in Scienze Linguistiche (con Profilo Lingue, Comunicazione e Media) presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una Tesi sulla CSR e la sua evoluzione in Brand Activism, approfondendo dettagliatamente le strategie di comunicazione on/offline di responsabilità sociale dimostrata da due brand di sportswear: Nike e Patagonia.

Fortemente incuriosita da tutto ciò che rende unica l’identità di un brand: corporate communication, digital and social contents, ufficio stampa e media PR.

giorgia.francini@libero.it

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