Proseguiamo con le Slow Interview, una serie di paper-intervista ai referenti delle Nomination di #SBF2023, realizzati con la collaborazione dei membri della nostra Giuria Under30: il tredicesimo episodio riguarda AIP Porte con la campagna #CheTeNeImPorta!, nominata per la categoria Slow Web.
Prosegue l’appuntamento con le Slow Interview, realizzate grazie alla collaborazione dei brillanti studenti che hanno preso parte alla Giuria Under30 della Sesta Edizione dello Slow Brand Festival, l’evento dedicato alle dinamiche Slow ideato dal nostro Direttore Patrizia Musso e dalla Redazione di Brandforum.it. I membri della Giuria di #SBF2023 hanno infatti “adottato” alcune Nomination dell’edizione di quest’anno, intervistando i referenti e approfondendo le tematiche #Slow che hanno reso e rendono il caso saliente nell’ottica Slow Brand.
La tredicesima Slow Interview che vi proponiamo riguarda AIP Porte che, con l’iniziativa #CheTeNeImPorta, è stata nominata per la categoria Slow Web dello Slow Brand Festival 2023, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione di Melissa Pigino.
AIP Porte, azienda produttrice di porte interne in legno e vetro in collaborazione con il Gruppo Stark, produttore di portoncini blindati, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Slow Web della sesta edizione dello Slow Brand Festival. A tale categoria hanno partecipato diversi brand con i propri contenuti ritenuti slow per la centralità dello storytelling e per i valori promossi all’interno dei brevi filmati presentati. L’azienda ha anche pubblicato un video sulle proprie pagine social Instagram e Facebook in cui ha mostrato la giornata della premiazione avvenuta nell’ateneo milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, accompagnando il proprio pubblico nella visione di come l’hanno trascorsa: dal viaggio verso la destinazione fino al momento della premiazione.
Motivo di tale traguardo è la campagna pubblicitaria che l’azienda ha avviato su tutte le piattaforme digital, da YouTube a Instagram, Facebook, TikTok e LinkedIn. Protagonista di tale campagna è lo spot contraddistinto dall’hashtag #CheTeNeImPorta, slogan che si presenta come filo conduttore dell’intera campagna multipiattaforma. L’intenzione di tale spot era trasmettere un messaggio positivo e in particolare di incoraggiamento a prendere la vita con maggior leggerezza, sapendo trasformare un evento negativo in un’occasione felice.
Si tratta di una campagna dal tono tipicamente ironico che sposa la filosofia slow sia per le caratteristiche dello spot, sia per la struttura che è stata impartita all’intero piano comunicativo messo in atto. Lo spot, infatti, prende la forma di un filmato di poco più di un minuto, in cui è dato però ampio spazio a un breve storytelling divertente di un party durante il quale si presentano alla porta di volta in volta invitati dagli atteggiamenti poco convenzionali ed in cui il prodotto con le sue caratteristiche non fa da principe.
Oltre alla natura colorata e spiritosa dello spot, l’ulteriore elemento che contribuisce a rendere tale campagna slow sono i contenuti aggiuntivi pubblicati che gli ruotano attorno: dai brevi video teaser lanciati nel 2022 fino ai video che mostrano i dietro le quinte, oltre a brevi episodi bonus simili a dei brevi sketch comici in cui si inscenano altri momenti ironici della vita lavorativa degli stessi protagonisti dello spot e che estenderanno la campagna fino al termine del 2023.
Tra gli episodi pubblicati su YouTube e sulle piattaforme social si possono citare “un colloquio mostruoso” in cui un candidato proveniente dal paleozoico e con millenni di esperienza si presenta per sostenere un colloquio; “una ‘tranquilla’ giornata in showroom” in cui una cliente si aggira tra le porte dello showroom; “il primo caffè della giornata” in cui durante una pausa caffè l’assistente del capo ufficio si lamenta di non essere in ferie come gli altri suoi colleghi ed infine “una consegna fuori zona” in cui un astronauta ricerca porte “spaziali”, “Il candidato ha della stoffa” in cui si presenta come candidato ad un colloquio un burattinaio; “Il caffè ‘corretto’” in cui l’assistente ha sbagliato a scrivere l’annuncio di lavoro e “Abbiamo una call” in cui il capo ufficio è colto da una call inaspettata da Tokyo che all’improvviso è interrotta da un’evacuazione antincendio.
L’obiettivo di tale strategia comunicativa era trovare una modalità con cui incrementare l’interesse verso il proprio prodotto oltre che ricercare una forma comunicativa che potesse uscire dagli schemi e che potesse differenziarsi in un contesto in cui i contenuti si assomigliano, sfruttando quindi il meccanismo virale per ottenere un impatto maggiore in termini di visibilità e di notorietà.
Vi aspettiamo per i prossimi appuntamenti con le Slow Interview… Stay tuned!
—
Si ringrazia Melissa Pigino per aver contribuito alla realizzazione e alla stesura di questo paper.