La Primavera di Sandro Botticelli: tre casi di reloading artistico dell’opera
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La Primavera di Sandro Botticelli: tre casi di reloading artistico dell’opera
20/03/2023

SOSTENIBILITÀ
ARTE

La Primavera di Sandro Botticelli, uno dei quadri più famosi del mondo, è stato nel tempo oggetto di reloading da parte di alcuni brand e istituzioni pubbliche: l’opera infatti è portatrice di valori legati alla cultura e alla società contemporanea.

La Primavera di Botticelli è una delle più famose opere della Galleria degli Uffizi: ogni anni, moltissimi turisti provenienti da tutto il mondo si recano ad ammirarla. La sua fama deriva sia dal suo autore, sia dalla particolare iconografia e i pregiati dettagli naturalistici che Botticelli ha realizzato sulla tavola.

Il dipinto è diventato famoso principalmente per i valori storico-artistici, ma anche per diversi casi di realoading che ha subito nel tempo (abbiamo parlato di un recente reloading di un dipinto tramite un capo di Dior indossato da Chiara Ferragni: scopri di più all’interno del paper dedicato).

Alcuni esempi di questo tipo, che andremo a illustrare più nel dettagli nel corso dell’articolo, si possono riscontrare in Plenitude (Eni) che, con la sua campagna “Una nuova stagione”, ha portato sugli schermi televisivi l’opera in chiave contemporanea; troviamo poi Eccellenza Toscana – Gusto di Classe, che ha realizzato una tavoletta di cioccolato denominata “La Cioccolata Rinascimentale” e applicato sul packaging un richiamo al dipinto; infine, anche alcune istituzioni pubbliche come le Poste di San Marino, Italia e Francia hanno realizzato un reloading dell’opera creando diversi francobolli celebrativi del lavoro di Botticelli.

La Primavera di Sandro Botticelli: breve excursus sull’opera

 
Prima di partire con l’analisi dei vari realoading dell’opera, è bene iniziare da una breve descrizione del dipinto.

La Primavera è una tavola lignea realizzata da Sandro Botticelli (il cui vero nome è Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, nato a Firenze nel 1445 e deceduto nel medesimo luogo nel 1510), su commissione di Lorenzo di Pierfrancesco de Medici (cugino di Lorenzo il Magnifico), in un periodo compreso tra il 1477 e il 1482 (Fonte).

Immagine 1 – Sandro Botticelli, Primavera, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1477-1482 (Fonte: link).

All’interno del quadro sono presenti nove figure della mitologia classica greca e romana, dipinte in un paesaggio agreste, davanti a un bosco di aranci e alloro.

La vegetazione, il cui colore scuro è dovuto all’alterazione del pigmento originale, è ravvivata dall’abbondanza di fiori e frutti. Gli studiosi hanno riconosciuto ben 138 specie di fiori e piante diverse, che sono state accuratamente dipinte da Botticelli.

Sulla destra della composizione si trova Zefiro, che incede dal bosco, abbracciando e fecondando (con un soffio di vento) la ninfa Clori. Vicino a quest’ultima si trova la dea Flora (dea della fioritura e della primavera), che nacque dalla trasformazione della ninfa stessa, in seguito alla sua fecondazione da parte di Zefiro.

Immagine 2 – A sinistra: Sandro Botticelli, Primavera, dettaglio con i personaggi di Clori e Zefiro, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1478-1482 (Fonte: link). A destra: Sandro Botticelli, Primavera, dettaglio del volto della dea Flora, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1478-1482 (Fonte: link).

Al centro della composizione, in una posizione leggermente arretrata rispetto agli altri personaggi, vengono raffigurarti Venere e Cupido, che è stato dipinto bendato, mentre scocca un dardo d’amore.

Immagine 3 – Sandro Botticelli, Primavera, dettaglio dei personaggi di Venere e Cupido (sulla destra della foto si vede anche la dea Flora), Firenze, Galleria degli Uffizi, 1478-1482 (Fonte: link).

A sinistra, sono dipinte le tre Grazie (che danzano in cerchio), vicino alle quali si trova Mercurio, che chiude la composizione. Il messaggero degli dèi indossa un elmo e i calzari alati, mentre sfiora una nuvola con il caduceo (ovvero la verga con due serpenti simmetricamente intrecciati e due ali aperte alla sommità). Questo bastone rappresenta un simbolo di prosperità e di pace, che venne affidato da Giove a Mercurio, ed è oggi l’emblema dell’ordine dei medici (Fonte).

Immagine 4 – A sinistra: Sandro Botticelli, Primavera, dettaglio delle tre Grazie, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1478-1482 (Fonte: link). A destra: Sandro Botticelli, Primavera, dettaglio con Mercurio che sfiora le nuvole con il caduceo, Firenze, Galleria degli Uffizi, 1478-1482 (Fonte: link).

L’iconografia e la composizione della tavola risultano ancora misteriosi: per alcuni studiosi l’opera celebrerebbe l’amore, la pace e la prosperità (tutti elementi allegorici comunque legati alla stagione primaverile).

La campagna pubblicitaria “Una Nuova Stagione” di Plenitude

 
Un primo caso di reloading del dipinto si può evidenziare nel progetto “Una Nuova Stagione”, realizzato da Plenitude (società controllata da Eni) nel marzo del 2022. La campagna venne promossa a seguito del lancio del brand, avvenuto a febbraio dello stesso anno, in occasione del Festival di Sanremo.

Plenitude intendeva raccontare “il proprio impegno per essere il miglior alleato delle persone e delle imprese nella transizione energetica” (Fonte (link: https://www.engage.it/campagne/plenitude-lancia-la-sua-prima-campagna-pubblicitaria-la-controllata-di-eni-punta-sullo-spot-una-nuova-stagione.aspx). La volontà dell’azienda, quindi, è di unire la vendita di soluzioni energetiche provenienti da fonti rinnovabili a un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici (anche se il brand è stato accusato di greenwashing).

https://www.youtube.com/watch?v=SLh1RjSzGLo

La campagna sopra citata è stata realizzata in collaborazione con Tbwa/Italia ed è stata pianificata da Dentsu, prendendo l’ispirazione dal quadro “La Primavera” di Sandro Botticelli. All’interno dello spot, ogni personaggio del dipinto è associato a una soluzione energetica innovativa, svolgendo inoltre un’azione virtuosa per l’ambiente.

Come spiega Plenitude in una nota stampa: “Così come l’opera d’arte rappresenta l’inizio di una nuova stagione, questa campagna vuole rappresentare una nuova era di consapevolezza energetica che nasce dal contributo di ognuno di noi” (Fonte).

In questo caso, il reloading dell’opera d’arte in chiave pubblicitaria ha lo scopo di evidenziare i valori positivi, che l’azienda vuole trasmettere al proprio consumatore. La scelta del dipinto, che rappresenta la natura incontaminata dalle azioni umane, evidenzia quindi le volontà del brand: promuovere l’utilizzo di energia proveniente da fonti sostenibili e alternative, per prevenirne il degrado ambientale sensibilizzando allo stesso tempo il cliente al concetto di sostenibilità.

La Cioccolata Rinascimentale: La Primavera di Botticelli

 
Un secondo caso è ravvisabile nel packaging della Cioccolata Rinascimentale La Primavera di Botticelli, un prodotto artigianale del brand Eccellenza Toscana – Gusto di Classe.

Immagine 5 – Immagine del logo dell’azienda Eccellenza Toscana – Gusto di Classe (Fonte: link).

Questa azienda toscana ha lo scopo di valorizzare prodotti tipici della Regione, realizzati da piccole realtà artigianali locali, promuovendoli sia in Italia sia all’estero (Fonte).

La tavoletta di cioccolata, composta da pura pasta di cacao (derivante da coltivazioni biologiche, senza l’uso di insetticidi), addolcita e aromatizzata, viene lavorata in modo tradizionale da parte di esperti artigiani. Infine, viene racchiusa in un doppio involucro di carta, che viene prodotto nel rispetto dell’ambiente (Fonte).

Immagine 6 – Immagine della confezione della Cioccolata Rinascimentale La Primavera di Botticelli (Fonte: link).

Sulla confezione del prodotto è presente l’immagine della Primavera del Botticelli, in quanto l’intenzione del produttore è quella di legare il sapore agrumato della cioccolata alla raffigurazione delle piante presenti nel dipinto. Oltre a questo, riprendendo la Primavera, il brand vuole ricordare la tradizionale cioccolata rinascimentale toscana.

I francobolli rappresentanti la Primavera di Botticelli

 
Infine, alcuni Paesi hanno deciso di commemorare il dipinto in diversi francobolli, che sono stati emessi in anni differenti.

Il primo esempio è quello della Repubblica di San Marino, che nel 1972 ha fatto stampare una serie commemorativa intitolata Sandro Botticelli 1444-1510. Quest’ultima è composta da tre francobolli (rispettivamente da 50, 180 e 220 Lire), rappresentanti tre soggetti del quadro: la Venere, le Tre Grazie e la Primavera.

Immagine 7 – Immagine della serie commemorativa Sandro Botticelli 1444-1510, rappresentanti la Venere, le Tre Grazie e la Primavera (rispettivamente da 50, 180 e 220 lire) (Fonte: link).

Vi è anche un caso italiano, che rappresenta un personaggio del quadro di Botticelli: nel 2002 le Poste italiane hanno emesso un francobollo da 77 centesimi, che ritrae il busto del personaggio della dea Flora del quadro La Primavera (il francobollo appartiene alla serie Donne nell’arte).

Immagine 8 – Immagine del francobollo appartenente alla serie Donne nell’arte da 77 centesimi, che rappresenta il busto della dea Flora di Botticelli (Fonte: link).

Infine, gli ultimi due francobolli dedicati alla Primavera del Botticelli sono stati emessi dalle poste francesi, nel 2010, in concomitanza dei 500 anni dalla morte dell’artista. I due francobolli (dal valore di 1,40 € e 87 centesimi) rappresentano il primo le tre Grazie, mentre il secondo la dea Flora, Clori e Zefiro. Inoltre, le due vignette sono unite insieme in un unico foglietto, che ritrae tutto il quadro conservato agli Uffizi (Fonte (link: https://www.francobolliefilatelia.com/anche-la-francia-ricorda-la-primavera-di-botticelli/).

Immagine 9 – Immagine rappresentate il foglietto filatelico francese emesso nel 2010 e dedicato alla Primavera del Botticelli (Fonte: link).

Questi francobolli sono stati emessi per finalità commemorative e collezionistiche, ma allo stesso tempo rappresentano un reloading del quadro del Botticelli, che è stato effettuato dagli enti postali di questi Paesi, per celebrare il lavoro dell’artista (soprattutto in occasione di ricorrenze, come nel caso della Francia). Allo stesso tempo, queste emissioni permettono di incrementare la conoscenza riguardante l’arte, ma anche di altri settori culturali (in quanto i francobolli non commemorano soltanto eventi artistici).

Conclusioni

 
I tre esempi di reloading artistico della Primavera di Botticelli hanno finalità diverse: nel primo caso il brand Plenitude ha come scopo quello di sensibilizzare il consumatore rispetto a temi ambientali; nel secondo caso, invece, si vuole legare il prodotto venduto alla tradizione e all’artigianalità della sua produzione; infine, nel terzo caso le finalità sono prettamente culturali.

Nonostante vi siano scopi differenti, dall’analisi si può evincere come un quadro (famoso già per il suo valore artistico) possa divenire un forte veicolo di valori positivi diversi. Questo portato di valori, oltre a essere un punto di forza per il brand che utilizza l’opera d’arte per i propri scopi, diviene una risorsa per l’opera d’arte stessa e per l’ente culturale in cui è conservata, in quanto queste iniziative danno una forte visibilità al prodotto artistico.

La Primavera di Sandro Botticelli non è l’unica opera artistica che ha subito un reloading: anche altri dipinti sono stati utilizzati, ad esempio, come ispirazione per alcuni spot televisivi. Quale sarà il prossimo che tratteremo? Stay tuned!

Si ringrazia Luca Rossi, studente del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per aver contribuito alla realizzazione e alla stesura di questo paper.

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